Terremoto nel Centro Italia: sconsigliate le escursioni sui Monti Sibillini

I Monti Sibillini visti da Amandola (Romabernhard, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)
I Monti Sibillini visti da Amandola (Romabernhard, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Terremoto nel Centro Italia: non andate sui Monti Sibillini. Il Corpo Forestale dello Stato ha sconsigliato le escursioni sui Monti Sibillini a seguito del terremoto nel Centro Italia. Sentieri, gole, percorsi di trekking non sono sicuri.

Il terremoto nel Centro Italia ha colpito non solo le zone appenniniche al confine tra Lazio e Marche, ma anche il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, poco più a nord, tra Marche e Umbria. Peraltro, diverse scosse di assestamento, dello sciame sismico seguito a quella più forte della notte del 24 agosto, hanno avuto come epicentro anche le zone vicine a Norcia, in Umbria, nel territorio del Parco Nazionale. La stessa cittadina di Arquata del Tronto, che ha subito danni pesantissimi dal terremoto, si trova a metà tra il Parco dei Sibillini e quello del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

A Foce di Montemonaco, nel cuore dei Sibillini, nelle Marche, la zona conosciuta come le “Svolte” è impraticabile per la caduta di frane e per la presenza di grandi massi in bilico, che hanno reso non più riconoscibile né percorribile il sentiero che l’attraversa. Lo comunica il Corpo Forestale dello Stato che pertanto sconsiglia fortemente di recarsi a piedi in queste zone.

“A causa degli eventi sismici che si sono verificati nei giorni scorsi e delle continue scosse di assestamento, infatti, sui sentieri c’è il rischio di frane e caduta massi – fa sapere il Corpo Forestale -, bisogna, pertanto, fare attenzione nelle gole o nelle forre, nei sentieri sotto alle pareti roccia o esposti. Anche se non si notano pericoli evidenti potrebbero essere stati resi instabili dalle scosse”.

Il Corpo Forestale dello Stato precisa che “il quadro che emerge in queste ore, quindi, mostra una situazione ancora attiva e fluida, con alti rischi di smottamenti improvvisi. La Forestale con il Corpo del Soccorso Alpino della Regione Marche sta eseguendo delle perlustrazioni che continueranno anche nei prossimi giorni anche con l’ausilio di un elicottero”.

Sono pertanto da evitare le escursioni in questi luoghi, finché non torneranno sicuri.

Le Gole dell’Infernaccio sono state chiuse: il Comune di Montefortino, in provincia di Fermo, ha emesso un’ordinanza per chiudere la strada che collega la frazione di Rubbiano alle gole dell’Infernaccio e alle parti interne. Inoltre è inagibile il percorso che da Foce di Montemonaco raggiunge il lago di Pilato. Sono da evitare anche le escursioni nella Valnerina.

Stesse raccomandazioni sulla prudenza da osservare in queste zone di montagna, al confine tra Umbria e Marche, vengono anche dal Soccorso alpino e speleologico umbro.

Ecco elenco delle zone più a rischio nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini:

1- tutta la valle del Lago di Pilato;
2- creste dei monti Vettore e Redentore;
3- tutta la valle di Foce di Montemonaco;
4- Lame Rosse;
5- Gole dell’Infernaccio;
6- Monte Priora;
7- Gole dell’Acquasanta di Bolognola;
8- Gole del Fiastrone;
9- strada del Fargno in particolar modo verso Bolognola;
10- strada del Monte Sibilla.

Prima di recarsi in queste zone e prima di programmare qualunque escursione, è meglio chiedere informazioni a chi di competenza.

Parco Nazionale dei Monti Sibillini – Marche Tourism – VIDEO

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