Panico alle prime ore dell’alba: la terra trema ancora

A man walks past rubbles in the Italian central village of Accumoli, on August 24, 2016 after a powerful earthquake rocked central Italy. The earthquake left 38 people dead and the total is likely to rise, the country's civil protection unit said in the first official death toll. Scores of buildings were reduced to dusty piles of masonry in communities close to the epicentre of the quake, which had a magnitude of between 6.0 and 6.2, according to monitors. / AFP / MARCO ZEPPETELLA        (Photo credit should read MARCO ZEPPETELLA/AFP/Getty Images)
 (Photo credit should read MARCO ZEPPETELLA/AFP/Getty Images)

Ha tremato ancora la terra tra Lazio, Umbria e Marche. Dopo il tremendo terremoto che ha caustato più di 200 vittime nella notte tra il 23 e il 24 agosto, c’è stata un’evoluzione del sisma che però, secondo gli esperti, rientra nella norma.

La spiegazione dei sismologi

Finora le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici, ossia secondo il processo che ci si aspetta immediatamente dopo una scossa principale, ma non sappiamo se potranno avvenire scosse più forti. Al momento la situazione si sta evolvendo in modo tale da indicare che la porzione di crosta terrestre più interessata è quella compresa fra Amatrice a Sud e Norcia a Nord“, ha detto all’Ansa il sismologo Massimo Cocco, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

La scossa più forte è arrivata alle 5.17 e ha colpito il reatino, cioò proprio tra Accumuli e Arquata del Tronto.

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