È stato un attentato. Su questo non c’è dubbio, ma ci sono alcune cose che sembrano non tornare proprio. Il killer della strage di Nizza, Mohamed Lahouaiej-Bouhle, aveva effettuato dei sopralluoghi sulla Promenade Des Anglais nei giorni prima. Ma non solo, poco prima dell’attacco ha inviato un sms scrivendo: “Invia più armi”.
Se questo non basta a far pensare, il 14 luglio l’attentatore ha inviato un selfie a suo fratello in Turchia, proprio poco prima della strage. Una volta interrogato il fratello di Mohamed Bouhle ha spiegato che gli sembrava molto felice e che gli aveva raccontato di essere in città per festeggiare insieme ai suoi amici europei.
La Polizia intanto sta continuando a lavorare: sette persone vicine a Mohamed Bouhle sono state fermate mentre l’ex moglie è stata rimessa in libertà.
Cosa è successo la notte del 14 luglio
84 morti, 100 feriti di cui 54 bambini. Una strage accaduta poco dopo le 22.30 di giovedì 14 luglio quando un camion si è scagliato ad alta velocità contro la folla raccolta per assistere ai fuochi d’artificio. Il tir, lungo 15 metri, è proseguito a zig zag nella Promenades des Anglais per uccidere più persone possibili, poi gli spari sulla folla.
Le forze dell’ordine, immediatamente sul posto, hanno sparato verso il camion uccidendo l’attentatore. Si tratta di un tunisino da sempre vissuto in Francia, classe 1985, già noto alle forze dell’ordine, ma per piccoli crimini.