Weekend in Liguria: un viaggio alla scoperta della Genova segreta

Genova
Genova (Thinkstock)

Nel 2016 ricorre il decennale del riconoscimento da parte dell’UNESCO del sito “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli”, conferito a Genova nel 2006.

Per celebrare l’anniversario, Genova propone tre edizioni dei Rolli Days, le giornate in cui molti dei Palazzi vengono aperti al pubblico. L’appuntamento con le raffinate residenze dell’aristocrazia genovese si conferma fra i più attesi, dopo i recenti grandi successi (90.000 presenze durante l’edizione del 2 e 3 aprile, dedicata alla relazione fra i palazzi e la città!).

Genova, grazie al sito Unesco e a tutto il suo ricchissimo patrimonio d’arte e di storia, è una delle destinazioni italiane più interessanti per chi vuole trascorrere un week end fra cultura e mare: potete trovare offerte e proposte su www.visitgenoa.it.

Ecco le prime anticipazioni sulla seconda edizione dei Rolli Days Genova 2016, e qualche informazione sulla successiva. Sponsor unico di entrambi gli appuntamenti è Carispezia Crédit Agricole.

In occasione dell’appuntamento dei Rolli Days di Maggio (28/29 maggio 2016), i Musei di Strada Nuova inaugurano il nuovo collegamento diretto e interamente al coperto tra Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, rispettivamente la seconda e la terza sezione dei Musei di Strada Nuova, completando il percorso di visita del più frequentato museo d’arte genovese.
L’occasione permetterà di dedicare l’edizione dei Rolli Days ai giardini dei Palazzi, tesori nascosti e spesso segreti immersi nel tessuto della città antica.

Il collegamento attraversa gli spazi del giardino a monte di Palazzo Bianco, dove fino agli inizi del XIX secolo sorgevano la chiesa e il convento di San Francesco di Castelletto, edificati a partire dal 1255.
Dopo il 1798, con la quasi totale demolizione dell’edificio sacro, l’area delle navate destra e centrale venne trasformata in giardino, uno spazio che, con la destinazione di Palazzo Bianco a museo (1892), fu presto connotato come giardino archeologico, ovvero adattato ad accogliere resti architettonici e scultorei di altri edifici medievali andati distrutti nelle trasformazioni urbane ottocentesche.
Questi pezzi fanno oggi parte delle raccolte del Museo di Sant’Agostino, nel cui percorso museale sono esposti – tra gli altri, e proprio provenienti da San Francesco – i frammenti del monumento funebre di Margherita di Brabante, moglie dell’imperatore Arrigo VII, capolavoro assoluto del grande scultore Giovanni Pisano (1311).

Con l’apertura del nuovo percorso espositivo, dalla Loggia di Palazzo Bianco il visitatore passerà in un vano interamente vetrato – una sorta di “giardino d’inverno” – da cui potrà ammirare le arcate superstiti della navata sinistra dell’antica chiesa di San Francesco, nonché una prima esposizione di frammenti marmorei e lapidei provenienti dall’antico convento; da qui potrà scendere nel corridoio di collegamento tra i due edifici dove, attraverso pannelli didattici e reperti ritrovati nell’ambito di scavi archeologici nell’area, gli verrà raccontata la storia del distrutto complesso medievale. Il percorso si concluderà quindi in una interessante area di scavo dove sono stati riportati alla luce gli antichi vani sepolcrali destinati ai frati francescani, adiacenti all’area presbiteriale della chiesa.

Prima di accedere a Palazzo Tursi, il visitatore potrà da qui uscire nel giardino superiore di Palazzo Bianco e godere di una piacevole pausa nella propria visita, apprezzando uno dei rari giardini storici ancora esistenti in Strada Nuova, esempio recuperato di tutti quegli spazi verdi di cui un tempo ogni palazzo della via era dotato.

Anche a maggio 2016, naturalmente, sarà possibile visitare un’ampia selezione di palazzi appartenenti al Sistema dei Rolli (elenco in definizione), oltre a ville urbane ed extraurbane.

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