Tragedia studenti Erasmus, le vite spezzate delle nostre ragazze

Da sinistra in alto, Elena Maestrini, Serena Saracino, Francesca Bonello, Valentina Gallo, Elisa Scarascia Mugnozza, Lucrezia Borghi e Elisa Valent
Da sinistra in alto, Elena Maestrini, Serena Saracino, Francesca Bonello, Valentina Gallo, Elisa Scarascia Mugnozza, Lucrezia Borghi e Elisa Valent

Un sogno chiamato Erasmus che diventa un incubo. E che purtroppo uccide e spezza la vita di 13 giovani studentesse e con loro anche quella dei loro familiari.  Le giovani erano su un pullman assieme ad altri studenti Erasmus (56 studenti di 14 nazionalità diverse) di ritorno da una gita a Valencia dove avevano assistito alla Notte dei Fuochi della Fiesta de Las Fallas e facevano ritorno a Barcellona. Dove non sono mari arrivate: il pullman infatti si è schiantato sull’autostrada Ap7. Ancora non è chiara la dinamica dell’incidente, ma il gip ha incriminato l’autista per ‘imprudenza’.

Voli da tutta Europa portano nella capitale catalana i parenti delle vittime e dei feriti del terribile incidente. Straziante l’arrivo dei familiari all’obitorio di Tortosa. Qui sono state portate le salme delle 13 ragazze (tutte di età compresa fra 22 e 25 anni) morte nell’incidente: sette sono italiane, due studentesse tedesche, una francese, una romena, un’austriaca e un’uzbeca. E degli psicologi accolgono i familiari distrutti dal dolore.

Le sette ragazze italiane sono: Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza. La prima vittima che è stata identificata è Valentina Gallo. Era di Firenze ed aveva 22 anni. Studiava Economia ed era arrivata a Barcellona a fine gennaio e ci sarebbe rimasta fino all’inizio dell’estate.

Nella notte la brutta notizia che le condizioni di Elena Maestrini si sono aggravate e all’alba è stato dichiarato il decesso. Elena era di Gavorrano in provincia di Grosseto e aveva 21 anni.  Studiava anche lei Economia e sarebbe rientrata in Italia per le vacanze di Pasqua. Non ha superato la notte neanche Lucrezia Borghi, anche lei toscana, di Greve nel Chianti.

Su quel maledetto pullman c’era anche Serena Saracino.  E’ stata ricoverata d’urgenza, ma i medici non hanno potuto far nulla per salvarla. Avrebbe compiuto 23 anni il prossimo 28 marzo, era di Torino. Era iscritta alla Facoltà di Farmacia. I genitori sono partiti in macchina da Torino nel pomeriggio dopo che avevano provato a mettersi in contatto con la figlia. “Era un angelo dai capelli lunghi, molto studiosa e ubbidente come oggi è difficile trovare – le parole del padre Alessandro riportate da Repubblica.it – . Amava molto Barcellona che però le è costata la vita e ha ucciso anche il suo papà e la sua mamma”. “Quello che chiedo è che queste cose non accadano mai più: gli spostamenti dei giovani, che sono la nostra speranza e il nostro futuro, devono avvenire in sicurezza, con mezzi in buone condizioni, non alle 4 del mattino con autisti forse stanchi. Non è colpa di nessuno – dice – ma non è possibile che giovani che vanno in un Paese amico come la Spagna per studiare perdano la vita in un modo così assurdo”.
Le speranze sono risultate vane anche per Francesca Bonello. Aveva 24 anni Francesca, era di Genova ed era arrivata da qualche mese a Barcellona dove studiava Medicina. Studiava medicina anche Elisa Scarascia Mugnozza di Roma, nipote del prorettore dell’Università La Sapienza. Era friulana di Gemona la 25enne Elisa Valent, iscritta all’Università di Padova e da pochi mesi a Barcellona.

I feriti sono 34 e sono stati portati in diversi ospedali della regione, alcuni sono in gravi condizioni.

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