Sutera: l’incredibile rinascita del borgo abbandonato

Sutera (Di Berthold Werner. CC BY-SA 3.0. Wikipedia)
Sutera (Di Berthold Werner. CC BY-SA 3.0. Wikipedia)

Il suo centro abitato è stato il set di un celebre film, nonostante questo il borgo siciliano di Sutera, in provincia di Caltanissetta stava, per morire. Come accade a tanti piccoli centri della provincia italiana, specialmente se si trovano in località un po’ sperdute, anche Sutera sia stava spopolando, abbandonato da un numero sempre più alto di giovani in cerca di lavoro. Un fenomeno che si è ripetuto nel corso degli anni e delle generazioni fino a fare di Sutera quasi un paese fantasma.

Qui nel 1987, il famoso regista Michael Cimino, ha girato alcune scene del film “Il Siciliano“, che racconta la vita del celebre bandito Salvatore Giuliano, interpretato dall’attore Christopher Lambert.

Sutera è un borgo di impianto medievale che sorge a circa 600 metri sul livello del mare attorno alla montagna di San Paolino, in uno scenario naturale e suggestivo. Il borgo fa parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e si trova a circa 40 km da Caltanissetta e a 100 km da Palermo. Il centro abitato è diviso in tre quartieri: Rabato, Rabatello, antichi quartieri arabi, e Giardinello.

Il borgo di Sutera è ricco di chiese e monumenti, aree naturali e un importante Museo Etnoantropologico, con testimonianze dell’emigrazione locale verso l’America, il Nord Europa e il Nord Italia. Ogni anno a Natale, nel quartiere di Rabato viene rappresentato un importante presepe vivente che attira molti visitatori da tutta Italia.

Chiesa di Sant'Agata a Sutera (di Berthold Werner. CC BY-SA 3.0. Wikicommons)
Chiesa di Sant’Agata a Sutera (di Berthold Werner. CC BY-SA 3.0. Wikicommons)

Come ha fatto a rinascere questo piccolo gioiello che rischiava di diventare un borgo abbandonato destinato a rianimarsi solo nel periodo natalizio, in occasione del presepe vivente?

L’idea, che in un primo momento aveva suscitato qualche timore e perplessità è infine risultata vincente. Gli abitanti di Sutera hanno aperto le porte del paese e delle loro case ai migranti. Alcuni sono quelli del terribile naufragio davanti all’isola di Lampedusa nell’ottobre del 2013, quando persero la vita quasi 400 persone. Per evitare lo spopolamento del borgo, in un paese che era sempre stato terra di emigranti, gli abitanti di Sutera hanno deciso che era arrivato il momento di essere loro ad accogliere persone in fuga dal proprio Paese. Il Comune ha cos’ messo a disposizione un alloggio per ogni famiglia e oggi a Sutera vivono migranti provenienti da diversi Paesi, sai dall’Africa dell’Asia. Una trentina di loro va anche a scuola, ad imparare l’italiano da un professore di liceo in pensione, che si è offerto come volontario.

L’integrazione tra migranti e popolazione autoctona sta avendo successo, tanto che a Sutera sono giunti giornalisti da tutto il mondo, anche dal Canada e dagli Stati Uniti. La storia del borgo siciliano tornato a nuova vita è finita perfino sulle pagine del celebre settimanale americano Time.

Vi ricordiamo infine un altro borgo siciliano che vi abbiamo descritto qualche giorno fa, Gangi.

Di Valeria Bellagamba

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