Atene: oltre la crisi, una città ancora viva (e low cost)

Atene
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Quando sentiamo parlare di Atene negli ultimi mesi pensiamo subito alla crisi economica, al rischio fallimento della Grecia e alle discussioni in atto in tutta Europa per capire come portare il Paese fuori dalla crisi. Atene però è una città ancora viva che non vuole rinunciare al suo ruolo fondamentale nel turismo mondiale. Che sia la meta per un viaggio squisitamente culturale, o il passaggio di lusso per andare sulle isole greche più ambite, si tratta di una delle più belle capitali europee, una città che come poche altre al mondo trasuda storia ad ogni angolo, su ogni muro. Una città stracolma di monumenti antichi e moderni, di chiese, musei, teatri, templi e parchi. Ma anche una città notturna dove uscire a divertirsi in locali sempre pieni di gente dove le razze si mischiano in uno straordinario melting pot tra occidente e oriente, una commistione culturale che non può che arricchire il bagaglio di ogni persona, di ogni turista e viaggiatore che ama portarsi via sempre qualcosa da ogni luogo che visita.

Atene: oltre la crisi c’è di più

La crisi non è che non ci sia, la crisi si sente e si vede, si legge sui muri con le tante scritte di protesta, si respira nella centralissima piazza Syntagma dove si riuniscono i gruppi di protesta e qualche musicista che in cambio di una moneta suonano e distolgono i passanti dalla presenza dei numerosi senzatetto, accampati su giacigli di cartone. Alle spalle della grande piazza s’innalza la collina più famosa, l’Acropoli. Tappa obbligata per chiunque passi da Atene, è un vero e proprio museo a cielo aperto. Per godervi il Partenone però potete andare anche sulla collina adiacente, il colle di Philopappos, una vera oasi di silenzio dove potrete ammirare la magnificenza di Atene senza il frastuono della moltitudine di turisti che si accalcano. Vi si accede dalla via pedonale Dionysiou Areopagitou, lungo la quale si trova il museo dell’Acropoli, opera dell’architetto svizzero Bernard Tschumi, che sui suoi tre piani è riuscito con un gioco sapiente di luci a simulare l’ascesa al Partenone all’epoca di Pericle. Ci sono anche l’anfiteatro di Dioniso, il più antico del mondo, e quello intitolato a Erode Attico dove tuttora vengono allestiti spettacoli sotto le stelle.

Ma Atene è anche tanto altro. C’è il rione degli Anafiotika con il suo dedalo di vie, chiesette, tavolini dei bar all’aperto. Ovunque vi giriate ci sono resti dell’antichità: il tempio ionico dell’Acropoli, l’Areopago (il tribunale che condannò Socrate), l’arco di Adriano, l’agorà antica e il tempio di Efesto, uno dei meglio conservati.  Per trovare un po’ di ristoro dopo tante visite culturali potete andare al Klepsidra Cafè (molto meglio rispetto alle tante trattorie dedicate decisamente troppo turistiche sia nei menù sia nei prezzi) oppure alla Taverna Platanos, una delle più vecchie e affidabili trattorie della città nata come ritrovo per artisti e ideale per gustare le migliori mousakà e fasolade della città.

Per vivere la città a pieno, più da ospiti che da turisti, andate tra piazza Omonia e Monastiraki, dove c’è il bellissimo mercato alimentare, poi andate nel quartiere di Psirì, trasformato negli anni Novanta da un gruppo alternativo di intellettuali e oggi molto cool, pieno di botteghe, negozi e locali. Altri quartieri un tempo degradati, ma oggi pienamente recuperati sono quello di Omonia, vivace ritrovo culturale, e quello di Exarcheia, quartiere universitario dall’aria vagamente bohémien.

Insomma qualche dritta ve l’abbiamo data, Atene è una città viva, immensa, caotica, piena di contrasti tutti da vivere, cultura e divertimento, storia e politica, protesta e speranza.

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