Le spiagge australiane invase dai rifiuti. L’analisi dell’osservatorio sulla terra

Getty Imaages
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Immaginate di essere lungo una spiaggia da sogno, con il sole al tramonto e le onde che accarezzano la battigia. Un paesaggio idilliaco, fino a quando un sacchetto di plastica non vi si impiglia nei piedi o calpestate una lattina nascosta sotto la sabbia. Bene, tutto questo in Australia è realtà.

L’Australia, lungo le sue coste, vede giorno dopo giorno aumentare la quantità di rifiuti che si accumulano e uccidono la fauna marina che, scambiando gli oggetti di plastica per del cibo, li inghiottono con conseguenze mortali. L’allarme, come si legge sull’Ansa, è stato lanciato dal gruppo ambientalista Earth Watch e l’ente di ricerca australiano Csiro.

Dopo aver osservato oltre 170 località i ricercatori hanno visto che i rifiuti sono tutti concentrati vicino alle maggiori città, ovviamente e tre quarti di tutti i rifiuti sono oggetti di plastica che provengono dalla terra e non dalle vicine barche. Si trovano infatti spesso lattine, bottiglie, sacchetti di plastica, gomma, mettalo, vetro, sigarette…tutti elementi che sono ovviamente molto dannosi per la fauna marina, ma anche per l’uomo. Sempre secondo la ricerca australiana infatti la densita della plastica va da poche miglia a oltre 40.000 pezzi per kmq tanto che circa un terzo di tutte le tartarughe di mare del mondo ha probabilmente ingerito della plastica. Nel solo Golfo di Carpentaria sono rimaste uccise circa 15.000 tartarughe dopo essere rimaste impigliate in reti da pesca abbandonate.

Accanto alle tartarughe, altra specie animale a farne le spese è quella dei volatili. Gli uccelli marini infatti probabilmente, quasi tutti, hanno ingerito della plastica nella loro vita. Una situazione drammatica insomma a cui, giorno dopo giorno, l’uomo contribuisce spesso senza nemmeno rendersene conto gettando un chewingum a terra o un mozzicone di sigaretta a bordo strada. Senza contare che il gettare la spazzatura senza fare la raccolta differenziata contribuisce all’inquinamento globale.

 

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