Indonesia: 200mila in fuga per l’eruzione di un vulcano

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Indonesia, eruzione di un vulcano/Roma – In Italia ci sono ancora nove vulcani attivi: i più famosi sono Stromboli, l’Etna e il Vesuvio. Certamente, sebbene siano ancora potenzialmente pericolosi, da secoli ormai non accade più nulla di paragonabile all’eruzione dell’Etna del 1669 quando la lava arrivò fino a Catania, causando centinaia di morti.

Ebbene, in Indonesia in queste ore sta accadendo la stessa cosa: per il momento le vittime sono solo due, ma gli sfollati sono oltre 200mila, a causa della cenere che ricopre le case. Il vulcano Kelud si trova nella zona orientale di Giava ed è uno tra i circa 130 vulcani attivi nell’arcipelago. Si calcola che nella sua “carriera”abbia causato 15 mila morti dal 16esimo secolo ad oggi (10mila solo nel 1568).

Attualmente i tre principali aeroporti sono stati chiusi e anche quello di Surabaya, distante 130 km, è stato evacuato. Alla base del vulcano continuano ad esserci continui tremori, ma secondo i vulcanologi le scosse non dovrebbero ripetersi con la stessa intensità.

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