Top 5: i migliori itinerari tra Italia e Francia per chi ama il mistero

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I migliori itinerari per chi ama il mistero/Roma – Ci sono tanti tipi di viaggiatori come gli amanti del mare, della montagna e della vacanza rilassante. E poi ci sono gli appassionati di esoterismo che vanno alla ricerca di luoghi misteriosi come pozzi sacri, templi sotterranei, colonne magnetiche e numeri magici. In giro per l’Italia e non solo, ci sono tanti posti da visitare per chi è alla ricerca di una vacanza avventurosa.

1. Prigione di Cagliostro, nel Forte di San Leo che si trova nell’omonimo comune in provincia di Rimini. Cagliostro è stato un avventuriero, esoterista e alchimista italiano. Fu rinchiuso nella prigione di San Leo per eresia e si dice che, ancora oggi, è possibile ascoltare i lamenti e le urla di Cagliostro che si disperava nell’umidità della sua cella.

2. Abbazia di San Galgano – Si trova nel comune di Chiusdino, a circa 30 km da Siena ed è il luogo in cui è possibile vedere dal vivo la famosa spada nella roccia. Si tratta, in particolare, della spada che San Galgano, convertitosi dopo una vita disordinata, conficcò nel terreno come testimonianza della sua nuova fede.

3. Alberobello – Sui coni dei famosi trulli è possibile ammirare diversi simboli ad alcuni dei quali vengono attribuiti dei significati particolari. I più comuni sono protezione contro il malocchio e venerazione di qualche divinità propiziatoria per ottenere un buon raccolto. Alcuni simboli oggi sono scomparsi ma i trulli, con la loro forma particolare, sono ancora meta di turisti curiosi.

4. La Basilica di San Michele Maggiore, a Pavia. Il luogo, un vero capolavoro in stile romanico longobardo, è una meta perfetta per approfondire le tradizioni esoteriche. Qui infatti vi è un labirinto con Icaro, che rappresenta Lucifero, fulminato che finisce all’inferno.

5. Carnac, in Francia – Il comune è famoso per le famose “pietre giganti”. Complessivamente ci sono circa tremila pietre, alcune di dimensioni davvero impressionanti. Un’antica tradizione vuole che alcuni pellegrini devoti a San Cornely, patrono di Carnac, avessero eretto queste pietre come gesto di preghiera. Secondo un’altra leggenda, invece, fu proprio San Cornely a trasformare in pietre decine di soldati romani. Ancora oggi, comunque, il complesso megalitico di Carnac è avvolto dal mistero.

 

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