Notizia schock: studenti italiani sequestrati da Air France

da GettyImages

Air France sequestra per ore alcuni studenti italiani \ Roma – “Sequestro”, solo così l’Associazione United Network si sente di definire le lunghe ore che gli studenti italiani, da lei invitati ad un’esperienza di studio all’estero, hanno dovuto trascorrere all’aeroporto Roissy di Parigi.

Il gruppo di giovani italiani, alcuni anche minorenni, tornavano infatti da New York dove avevano preso parte ad una simulazione diplomatica al palazzo di Vetro dell’Onu. Il loro volo Air France ha però portato ben 6 ore di ritardo e, non si sa se per questo o per altri problemi, al gruppo non è stato possibile rientrare nella Penisola. E’ così iniziata un’odissea di oltre 24 ore in cui anche la più ovvia norma di buon trattamento dei turisti è stata violata: l’associazione spiega infatti che l’intero gruppo è stato lasciato «senza acqua nè cibo, e senza provvedere alla sistemazione alberghiera, come pure sarebbe previsto dalla carta dei diritti del passeggero».

Nessun effetto hanno sortito anche gli interventi dell’unità di crisi della Farnesina e del Consolato Generale d’Italia a Parigi: «Dopo l’intervento delle autorità italiane la compagnia si è blandamente attivata disattendendo però ogni impegno in brevissimo tempo». Come se non bastasse poi si è arrivati al vero e proprio sequestro: la compagnia ha infatti ritirato i passaporti annunciando però poi che nessun albergo in tutta Parigi aveva disponibilità per ospitare la comitiva, notizia non solo difficile ma credere ma che non ha nemmeno portato alla restituzione dei passaporti, impedendo di fatto agli italiani di muoversi dall’aeroporto.

“Solo alle 4 del mattino i 56 studenti sono stati dirottati «in un dormitorio ricavato all’interno di un hangar che dubitiamo avesse i requisiti minimi di sicurezza», concludono gli organizzatori.” (fonte: Il Messaggero) Per il rientro in Italia si è invece dovuto attendere il tardo pomeriggio di oggi.

Un comportamento inqualificabile quello di cui si spera Air France dovrà rispondere quanto prima: qui si è senza dubbio ben oltre il semplice viaggio rovinato.

Francesca Testa

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