Castagne: i boschi più belli per raccoglierle in Italia

(GettyImages)

I luoghi in ogni regione in cui raccogliere castagne \Roma – Ottobre, novembre e dicembre sono i mesi principali per raccogliere e degustare castagne. Le sagre e le feste che animano nel corso dei weekend i piccoli e grandi comuni nostrani (qui programma autunno 2012) sono l’occasione giusta per scoprire tante ricette e modi innovativi in cui utilizzare a tavola questo prelibato frutto ma se volete un tocco di avventura in più e portare a casa castagne e marroni raccolti con le vostre stesse mani allora bisogna scoprire quali sono i boschi giusti in cui recarsi.

Innanzitutto i luoghi migliori in cui raccogliere le castagne sono i boschi di montagna o collina dove infatti si possono trovare castagni selvatici, evitando in questo modo di entrare in castagneti privati che potrebbero causarvi anche problemi penali. Una volta scelto il bosco giusto non bisogna far altro che riconoscere l’albero caratterizzato da foglie larghe, grandi e dai bordi seghettati ancor più facilmente individuabile per via della presenza al suolo di numerosi ricci di castagne. Una delle regole fondamentali quando si fanno castagne è infatti quella di non strappare i ricci presenti ancora sui rami ma di raccogliere quelli caduti a terra che sono oramai maturi.

Ed ora veniamo al dunque: quali sono i boschi più famosi in Italia per portarsi a casa un bel cesto di castagne? Partendo dalle regioni del nord troviamo la zona della Valle di Soffumbergo in provincia di Udine, i boschi di Monte Sacro e Campo dei fiori in provincia di Varese, perfetti ad esempio per chi parte da Milano così come i boschi intorno a Casasco d’Intelvi in provincia di Como ricchissimi di castagne. Il regno delle castagne in Piemonte lo si può trovare a Normaglio, dove si può ammirare anche l’ecomuseo dedicato a questo frutto, e a Canavese mentre in Trentino la zona giusta è quella della Val di Cembra e nel paese di Albiano (18km da Trento) famosissimo per le suo castagne dall’ottimo sapore.

Scendendo verso il centro Italia troviamo il celebre Sentiero del Castagno in Emilia Romagna che si snoda tra gli storici castagneti di Montombraro, Fellicarolo, Fontanaluccia, Magrignana e Monzone mentre in Toscana c’è l’imbarazzo della scelta. Si va alla scoperta del marrone del Mugello premiato con la dicitura IGP, alle castagne più dolci che si possono raccogliere nella zona di Casentino fino al famosissimo Monte Amiata nel cuore della Maremma nei cui boschi si possono trovare secolari castagni i cui frutti sono protetti dal marchio IGP. I Monti della Laga ed il Parco Nazionale del Gran Sasso che si staglia al confine tra Abruzzo e Lazio sono un’altra destinazione perfetta per trovare boschi ricchi di castagni  così come il territorio intorno Viterbo o sui Monti Lepini tra Latina e Frosinone.

Numerose sagre e boschi in cui raccogliere questi prelibati frutti si possono trovare in provincia di Caserta, sul Monte Faito facilmente raggiungibile grazie ad una funivia da Castellammare di Stabbia e nella zona di Montella, provincia di Avellino, dove viene prodotta la Castagna di Montella IGP. Dalla Campania alla Basilicata e più precisamente nella provincia di Potenza si possono raccogliere castagne nei boschi intorno a Barile, Rapolla e Melfi mentre in Calabria il posto giusto è sicuramente la Silla con i suoi splendidi boschi ricchi non solo di castagne ma anche di ottimi funghi.

Dulcis in fundo in Sicilia e Sardegna le destinazioni migliori per trascorre lunghe passeggiate in cerca di castagne sono i boschi della provincia di Catania, nel Parco dell’Etna, e in provincia di Palermo nel Parco delle Madonie mentre sull’isola sarda l’amplia diffusione dei castagni fa si che si possano trovare con facilità sui monti della Barbagia, nella zona di Aritzo, a Seusi e a Belvì.

 

 

 

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