Le sagre? Fanno concorrenza sleale ai ristoratori

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Alle sagre non si fa lo scontrino è il paradiso fiscale dei ristoratori/Roma – La crisi fa litigare proprio tutti. Questa volta i ristoratori si scagliano contro chi lavora e cucina nelle feste di paese. La sagre sono viste così come una specie di paradiso fiscale dove non si emette scontrino e quindi si va a creare un vero e proprio idillio del ristoratore.

L’ascom, rincara la dose spiegando all’Adnkronos “sono numerose, ogni settimana ne spunta una nuova, durano diversi giorni, fanno incassi che molti locali se li sognano, operando in condizioni diverse dalle nostre e senza controllo. Dove vanno tutti quei soldi? – chiede – Non esistono scontrini e ricevute fiscali. Il fatto è che dietro alle sagre ci sono le pro loco e dietro alle pro loco ci sono i politici. Noi chiediamo chiarezza e il coinvolgimento dei ristoratori in queste iniziative”.

La necessità è quella di leggi uguali per tutti senza diversificare fra i ristoratori professionisti e quelli di paese.

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