Tragedia Costa Concordia: si aggrava la posizione del capitano

Sempre più ombre sull’agire del capitano della Costa Concordia naufragata a largo del Gilgio \ Roma – Un piacere ad un eminente ospite: questo sembra essere il terribile movente celato dietro il tragico naufragio della Costa Concordia, inabissatasi a largo dell’isola del Giglio.

Una verità che sembra aggravare ancor di più la già scomoda posizione del capitano: dopo i sospetti subito sorti circa la rotta intrapresa, a cui hanno fatto seguito le voci che lo volevano primo fuggiasco dalla nave che affondava, adesso arriva una testimonianza che spiega come il capitano abbia chiesto di avvicinarsi al Giglio per poter dire ad un maitre gigliese “guarda la tua isola”!

Dopo simili rivelazioni la stessa Costa Crociere ha preso di fatto le distanze da Schettino: la compagnia di navigazione fa sapere in una nota che Francesco Schettino potrebbe “non aver seguito le procedure di Costa Crociere che sono in linea e, in alcuni casi vanno oltre, gli standard internazionali”, specificando in fine che ci sono stati senza dubbio “gravi errori del comandante”.

Se forse non si è dunque vicini alla soluzione della drammatica situazione, risultando ancora disperse sedici persone e temendo per il carburante che minaccia di devastare il patrimonio naturale dell’isola, quantomeno sembra che si è prossimi a svelare le cause della tragedia e il suo colpevole.

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