Istanbul: sparatoria nel centro turistico, ucciso aggressore

Nessun morto nella sparatoria nel museo Topkapi \Roma – Tanta paura a Istanbul questa mattina, quando un uomo di origini libiche è entrato nel famosissimo museo di Topkapi armato di un fucile a pompa dando inizio ad una sparatoria che si è conclusa con la morte dell’attentatore per mano delle forze di polizia turche, prontamente giunte sul posto. La sparatoria è avvenuta nel cuore turistico della città, in uno dei musei più frequentati dai visitatori di tutto il mondo e che rappresenta l’antica grandezza di Costantinopoli. Fortunatamente non si sono registrate vittime tra i turisti ma, solo alcuni feriti tra cui due militari. Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, sembra che l‘uomo di 36 anni (l’agenzia Anadolu ha affermato che si chiami Samir Salem Ali Elmadhavri) sia arrivato in Turchia  il 27 novembre scorso e  questa mattina intorno alle 10 è entrato presso il palazzo del sultano Topkapi. Dopo essersi barricato sul tetto all’ingresso del museo e dopo aver gridato, secondo i testimoni,  “Allah akbar” (Dio è grande) ha iniziato a sparare sui turisti e sulle guardie che si trovavano a presidiare il luogo. Con l’arrivo della polizia locale è iniziato un vero e proprio conflitto a fuoco con l’attentatore e a seguito del fallimento dei negoziati, le forze dell’ordine hanno ucciso il 36enne libico.

Tra le varie piste investigative sembra che questo attentato sia da collegare all’annuncio da parte del governo turco di nuove misure contro il regime dittatoriale di Bashar Al-Assad in Siria, che in questi ultimi mesi ha portato alla morte di migliaia di oppositori.

 

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