News | Roma, inaugurazione megastore Trony: grandi affari e scuse alla città

ROMA PARALIZZATA DALL’INAUGURAZIONE DEL MEGA STORE TRONY A PONTE MILVIO, CIFRE RECORD E POI LE SCUSE AL SINDACO ALEMANNO \ ROMA – Alle 16 i numeri recitavano: quindicimila persone entrate, diecimila scontrini battuti, 2,5 milioni di euro incassati, spesa media a persona di circa 270 euro e le casse sarebbero state aperte ancora fino alle 21. Questo è solo un piccolo panorama di quello che ha significato ieri l’inaugurazione del nuovo megastore Trony a Roma, zona Ponte Milvio: infatti se le cifre appaiono strabilianti lo sono poi anche altri dati, quelli che descrivono una città paralizzata, una vetrina andata in frantumi, una coda di dimensioni inimmaginabili, resse e una scala mobile collassata per eccessivo stress… in poche parole una sorta di guerra per l’acquisto.

Vedendo la sua città prostata al cospetto delle nuove tecnologie, il sindaco Alemanno non ha certo fatto attendere  molto la sua reazione, che è esplosa come una bomba di collera mista a voglia di rivalsa: “Quando una grande catena commerciale arriva su un territorio – dichiara il sindaco Gianni Alemanno – dovrebbe avere l’accortezza di utilizzare tutte le cautele per ridurre al minimo i disagi dei cittadini. La compagnia Trony, che sicuramente rappresenta una delle più competitive e qualificate catene di distribuzione operanti in Italia, ha lanciato una vendita promozionale di straordinaria portata senza mettere l’amministrazione in condizioni di valutare l’impatto che questa avrebbe avuto sulla cittadinanza. Nessuna comunicazione ufficiale di questa promozione è stata fatta né al Campidoglio né al XX Municipio, limitandosi ad annunciare l’apertura del negozio e a chiedere spazi aggiuntivi per parcheggi che gli sono stati puntualmente concessi dal XX Municipio. Soltanto nel corso della mattinata, verificato l’incredibile afflusso di cittadini, si è stati in condizioni di dispiegare sul campo ben 250 unità della polizia municipale.Questo è un atteggiamento poco rispettoso della nostra città e della nostra amministrazione  che non può certo desumere l’impatto di un evento del genere inseguendo le affissioni pubblicitarie. Per questo motivo, d’accordo con l’assessore Bordoni, ho dato mandato al comandante della polizia di Roma Capitale di verificare tutte le eventuali violazioni amministrative che possono essere state compiute in questa circostanza, e all’avvocatura capitolina di valutare la possibilità di una richiesta di risarcimento danni nei confronti della città di Roma. Nessuna ostilità contro la società Trony che si è incaricata di rivitalizzare un centro commerciale autorizzato dalla precedente amministrazione che rischiava il fallimento, ma ci attendiamo atti precisi di scuse e di risarcimento nei confronti di Roma Capitale“.

Tempestiva è stata però anche la risposta di Trony, fornita nella persona di Alessandro Febbraretti, amministratore unico di Trony Roma e responsabile del negozio: “Siamo davvero spiacenti dei disagi arrecati per l’apertura del punto vendita di Ponte Milvio. A nome della compagnia  rivolgo le più sentite scuse alla città e al sindaco  Alemanno. La campagna pubblicitaria che abbiamo realizzato si è dimostrata fin troppo efficace perché i risultati sono andati oltre le nostre aspettative. Siamo disponibili a incontrare l’amministrazione per rimediare a questi disagi attraverso iniziative che possano rilanciare la vivibilità e il sistema economico del mercato rionale. Ringraziamo tutte le forze dell’ordine per l’eccezionale lavoro svolto e siamo disponibili a pagare i costi degli straordinari della polizia. Abbiamo ereditato un punto commerciale agonizzante e il nostro unico obiettivo è quello di rilanciare i consumi in una zona nevralgica per il commercio della capitale, creando nuovi posti di lavoro. Nel punto vendita di Ponte Milvio abbiamo già assunto cinquanta ragazzi. E sottolineiamo come i prodotti in offerta siano esauriti e le vendite, a prezzi scontati, terminate escludendo problemi di viabilità per i prossimi giorni“.

Tanta profusione di scuse non basterà probabilmente al sindaco di Roma come non è bastata al Codacons, che oggi depositerà “un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo di aprire una indagine nei confronti dei responsabili del caos che ha paralizzato la capitale, alla luce dei possibili reati di concorso in blocco stradale, interruzione di pubblico servizio, attentato alla sicurezza del trasporti e maltrattamenti”, come si legge in una nota dello stesso Codacons.

Trony gioisce intanto della pioggia di banconote piovuta sul nuovo store ma forse tanto giubilo potrebbe non avere vita lunga: la storia senza dubbio non finisce qui.

Francesca Testa

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