News | Morte Steve Jobs: l’addio dei fan della Apple

STEVE JOBS E’ MORTO, I SUOI SEGUACI LO SALUTANO IN TUTTO IL MONDO \ ROMA – Per il mondo degli Apple-addicted è il momento di dire addio. Il mondo che Steve Jobs ha contribuito a rendere quello che è oggi si interroga già su cosa ci sarà dopo ma intanto coloro che lo stimavano, amavano al limite della venerazione lo salutano, ognuno a suo modo.

In primis c’è ovviamente New York che, già dalle prime ore dopo l’annuncio dell’infausto evento, si era mossa in massa verso il grande Apple Store sulla Fifth Avenue, diventato in un batter d’occhio un vero e proprio tappeto di fiori e messaggi: sono per lo più poche righe, ringraziamenti tanto brevi quanto sinceri, tutti parlano di “aver pensato in modo differente”, della “grandezza della Apple” ma più che altro dicono semplicemente “grazie”.

In California la mete scelta per l’addio è ovviamente il quartier generale Apple, l’Infinite Loop, dove le candele sono state disposte sul marciapiede a formare una grande mela con l’immancabile morso. Qui i biglietti recitano “iThankYou”, “iSad” perchè c’è un modo “jobsiano” anche per dire addio.

Ma l’addio viene da ogni continente e così a Londra è l’Apple Store di Covent Garden a vedere l’addio dei fan di Sua Maestà: “Non ha fondato non una mega-azienda qualsiasi – dice Jon Cowie di etsy.com – ma una di quelle realtà senza le quali la società sarebbe peggiore”, “Io sono sviluppatore – racconta Mike Massari – e se faccio quello che faccio nella mia vita è anche per l’ispirazione che Steve Jobs indirettamente mi ha dato: non potrei essere più triste, è una grande perdita. Sono scioccato”. (FONTE: euronews).

Ma se Steve era il padre del digitale pare naturale dirgli addio via internet: così sono i social network i veri media di questo lutto collettivo; su Twitter e Facebook si intrecciano gli adii dell’uomo comune a quello dei grandi personaggi del nostro tempo. Mark Zuckerberg ha scritto sul suo Facebook: «Steve, grazie per essere stato un mentor e un amico. Grazie per averci dimostrato che quello che costruisci può cambiare il mondo. Mi mancherai». Il Presidente Americano Obama opta per un Tweet dove dice «Non c’è miglior tributo al successo di Steve, del fatto che gran parte del mondo ha saputo della sua morte attraverso strumenti che lui aveva inventato». e così si potrebbero elencare centinaia di altri addii.

Forse sono proprio questi messaggi il modo migliore per capire chi era Steve Jobs: le persone lo salutano usando sue citazioni, prese qua e là da una vita ricca di momenti geniali, perchè una persona “visionaria” come l’ha definito Barack Obama non si limita a ideare strumenti tecnologici rivoluzionari ma diventa fonte di ispirazione nel senso più ampio e meraviglioso del termine. Steve Jobs ci ha insegnato che la vita in fondo è una mela e se non la mordi è un po’ meno geniale.

Francesca Testa

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