Eventi| Autunno in Alto Adige: Törggelen, enogastronomia e natura

Valli dell'Alto Adige, foto dal web
AUTUNNO IN ALTO ADIGE: TORGGELEN,ENOGASTRONOMIA E NATURA/Roma- L’Alto Adige è uno dei luoghi dove l’autunno non rappresenta l’addio all’estate, ma anzi apre una serie infinita di occasioni per praticare sport come trekking e mountain bike, di darsi ad esperienze enogastronomiche frequentando le molte sagre della zona legate al raccolto e di immergesi in una natura rilassante ritemprante. Non per nulla, nel calendario italiano delle sagre, la regione vanta una gran quantità di appuntamenti. Lo splendore di un ambiente che muta rapidamente passando dai colori brillanti e solari dell’estate ai toni ramati e malinconici dell’autunno è meraviglioso al pari degli spettacoli autunnali più belli al mondo, che resterà indelebilmente impresso nella memoria.

Quest’ esplosione di natura in Alto Adige provoca una vera e propria “febbre d’autunno” che da i primi di settembre continua il suo decorso fino a novembre, in uno dei più popolari riti conviviali altoatesini: il Törggelen. Derivante dal latino “torquere” (torcere, pressare), si riferisce alla pressatura del mosto dopo la vendemmia, festeggia il vino nuovo, detto anche, “Nuie”, dal basso contenuto di alcol e dall’alta concentrazione zuccherina, che diviene oggetto di culto e di allegro pellegrinaggio da cantina a cantina, da maso a maso, per assaggiare e confrontare il migliore. Gita che va accompagnata ovviamente da buone quantità del rinomato Speck, magari accompagnato come nel passato da pane nero e frutti di stagione. Tra questi, il più apprezzato era, ed è, la castagna, che unisce il piacere di assaggiare il mosto fresco a quello di scartare le caldarroste in un’atmosfera di conviviale allegria. Usanza in passato limitata alle riunioni familiari ed amicali, oggi quest’esperienza si può fare in una delle innumerevoli osterie e i ristoranti della zona.

Diffusa infatti ormai un po’ ovunque, la tradizione del Torggelen, è particolarmente radicata soprattutto in Val D’Isarco che a questo rito dedica tutta una serie di invitantio ed interresanti iniziative. Lungo le pendici della valle sono inoltre presenti numerose cantine private e Buschenschänke, che rendono facilissimo l’avvicinarsi ad i gusti ed ai profumi tipici delle pietanze. I boschi che si spingono quasi fino al fondovalle sono poi ricchi di castagni, che rendono un canone l’assunto “dall’albero alla padella”. Particolarmente apprezzati sono i frutti di Velturno e Barbiano. La tradizione delle castagne è rinomata anche nella zona di Tesimo, che dedica loro un’intera settimana gastronomica. Impossibile frenarsi, poi, davanti a leccornie come frittelle di castagne, gnocchi di castagne con salsa di formaggio caprino, zuppa di castagne con maggiorana e tartina di castagne con frutta di stagione, eperienze gustative da provare senza dubbio.

Un weekend da queste parti può quindi rivelarsi una bella esperienza, esattamente come quella di pernottare in una locanda caratteristica. Ad ogni modo, tra agriturismi, pensioni e alberghi dei maggiori centri non manca certo la possibilità di trovare la sistemazione più adatta ai propri gusti, o al proprio budget. Per maggiori informazioni, può rivelarsi utile consultare il sito Altoadige.Suedtirol (clicca quì)

Andrea Mariani

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