Oggi ha preso il via il “Giretto d’Italia 1“, il primo Campionato nazionale della ciclabilità urbana che vedrà sfidarsi tra loro 27 città da oggi, 3 maggio, fino a venerdì 6 maggio. Vincitori della competizione saranno i Comuni dove si contano più ciclisti in circolazione. I giudici di gara sono Legambiente, Fiab e Cittainbici, insieme alle amministrazioni locali e col patrocinio del Ministero dell’Ambiente, che effettueranno un monitoraggio dei mezzi utilizzati per muoversi in città. Numerosi check point dislocati in punti diversi del territorio comunale permetteranno di stabilire qual è la percentuale di spostamenti in bici e premiare i comuni migliori.
Il Giretto d’Italia vedrà tre categorie a confronto (città grandi, medie e piccole) ed i comuni gareggeranno scaglionati in giorni diversi. Oggi è il turno di: Torino, Genova, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Bolzano, Trento, Padova, Ferrara, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Pordenone, Udine, Monfalcone, Lodi, La Spezia, Pisa, Grosseto e Senigallia. Giovedì toccherà a Verona, Bari, Vicenza, Modena e Carpi. Infine Schio venerdì.
Alberto Fiorillo, Legambiente, ha dichiarato: “Il Giretto d’Italia vuole dimostrare che alcune città italiane hanno percentuali di spostamenti a pedali paragonabili a quelli di capitali europee unanimemente considerate a misura di bici come Copenaghen o Berlino. In Italia, infatti, ci sono centri urbani dove già oggi le due ruote sono a tutti gli effetti un mezzo di trasporto: a spingere le persone in sella, comunque, non è la presenza di una particolare predisposizione culturale. Piuttosto è la presenza di buone pratiche nel campo della mobilità messe in atto dalle amministrazioni locali. Per contro nei Comuni dove non ci si sposta in bici quello che manca non è la cultura, mancano sindaci illuminati disposti a lavorare per città meno congestionate, meno caotiche, meno inquinate e meno stressanti”.