Ecco dove NON andare in vacanza

Los Roques, Venezuela (Tucanrecords, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Partiamo – in senso figurato – da un presupposto: nessun luogo al mondo è sicuro, ossia privo di rischi. Con l’aumento del terrorismo internazionale non c’è un luogo che non sia potenzialmente pericoloso. Fatta questa obbligatoria premessa è ovvio che alcuni luoghi per via ad esempio della situazione politica instabile presentino un indice di rischio maggiore ed è quindi meglio non andare in vacanza in questi luoghi.

Il sito internet del nostro Ministero degli Esteri monitora costantemente la situazione mondiale offrendo suggerimenti e consigli sul piano della sicurezza e della salute di tutti i Paesi del mondo. In alcuni casi la Farnesina esplicitamente vieta o invita caldamente a non recarsi in alcune zone o in alcune Nazioni che in questo momento sono troppo pericolose.

Prima di prenotare la vostra vacanza quindi consultate il sito della Farnesina e registratevi su ‘Dove siamo nel mondo’ portale gestito dal Ministero per facilitare i contatti fra i nostri consolati e i viaggiatori italiani. Inoltre appuntatevi i numeri di telefono dell’Ambasciata italiana o del nostro Consolato del Paese in cui intendete recarvi unitamente al numero delle forze dell’ordine. In viaggio è sempre infatti meglio essere prudenti perché anche un piccolo incidente, come la perdita dei propri documenti, può diventare un enorme problema che solo il Consolato può risolvervi.

I Paesi dove è meglio NON andare in vacanza estate 2017

VENEZUELA

La Farnesina invita esplicitamente a non recarsi nel Paese se non strettamente necessario. Infatti il clima politico molto instabile genera continue manifestazioni di violenza anche molto gravi, oltre ad una criminalità pericolosa e molto diffusa specie contro i turisti stranieri. “Alla luce delle continue tensioni e del deterioramento delle già critiche condizioni di sicurezza, – si legge sul sito – si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari nel Paese.
La situazione generale permane estremamente precaria, con episodi di criminalità largamente diffusi che si verificano con sempre maggiore frequenza.  Si registrano numerosi casi di rapine a mano armata a danno di visitatori stranieri, talvolta con esiti tragici, oppure sequestri a scopo di estorsione (che hanno coinvolto anche cittadini italiani residenti). Si segnalano frequenti tentativi d’estorsione ai danni di turisti stranieri, anche da parte di persone che vestono le uniformi delle forze di sicurezza o di altri organismi pubblici. Episodi del genere sono stati segnalati anche negli aeroporti, soprattutto a quello di Maiquetía, il principale del Paese”.

EGITTO

Anche per l’Egitto il nostro Ministero degli Esteri invita i nostri connazionali ad evitare viaggi se non proprio indispensabili. Eccezion fatta per i resort di Sharm El Sheik. Scrive la Farnesina: “Si raccomanda di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resorts situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell’Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo, ove mantenere comunque elevata la soglia di attenzione in quanto, seppur sottoposti a controllo da parte della autorità di sicurezza, non possono essere considerati completamente immuni  da possibili minacce. Si raccomanda tuttavia, in generale, la massima prudenza nei luoghi pubblici come le stazioni ferroviarie e dei bus, la metropolitana, i mercati, musei ed anche nelle vicinanze di siti religiosi, edifici governativi, stazioni di polizia, installazioni militari, e nei tratti stradali che collegano gli aeroporti alle località turistiche”.

TUNISIA

Dopo i tragici attentati al Museo del Bardo e alla spiaggia di Sousse/Port El Kantaoui la Tunisia ha decretato lo stato di emergenza che con continui rinnovi lo ha prolungato fino ad ottobre 2017. Questo significa che le forze dell’ordine hanno innalzato il livello di attenzione contro le minacce terroristiche. “Le principali arterie stradali nel Paese e nella capitale sono soggette ad un’elevata sorveglianza – spiega il sito Viaggiaresicuri.it –  anche attraverso posti di blocco, da parte di personale in divisa ed in borghese al quale è opportuno prestare la massima collaborazione. Sono frequenti le operazioni di polizia finalizzate allo smantellamento di cellule terroristiche e alla requisizione di armi. Ciononostante la Tunisia resta esposta al rischio terrorismo”. Il nostro ministero consiglia a chi decide di recarsi in Tunisia un livello di attenzione estremo: “evitare manifestazioni, assembramenti e luoghi affollati di qualsiasi natura. Si raccomanda di non attraversare zone isolate del Paese, né quartieri periferici delle grande città, specie negli orari notturni. In tali orari, è sconsigliato attraversare la Medina di Tunisi; Non avvicinarsi al confine con la Libia; per le viaggiatrici si raccomanda di adottare un abbigliamento che tenga conto dell’ambiente culturale locale, specialmente al di fuori delle zone turistiche e balneari, di evitare di passeggiare sole in zone isolate e, nel limite del possibile, di evitare spostamenti con mezzi pubblici specialmente nelle aree extraurbane”.

MAROCCO

“Le locali Autorità di sicurezza hanno ulteriormente elevato il livello di allerta – spiega il Ministero- a causa della minaccia terroristica nel Paese, anche alla luce degli attentati verificatisi nella regione del Maghreb. Numerose cellule terroristiche sono state smantellate in Marocco nel corso degli ultimi mesi”. Da evitare: i viaggi non indispensabili a Dakhla e Laayoune (dove in passato si sono verificati disordini) e si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo nel resto della regione del Sahara Occidentale, in particolare ad est della linea del “Berm” (ove il controllo del territorio da parte delle autorità è tra l’altro assai limitato)ed alla frontiera meridionale con la Mauritania; i quartieri periferici e degradati delle altre grandi città dove sono possibili scippi e rapine.

INDONESIA

La situazione in Indonesia è molto delicata in quanto il rischio terrorismo è molto alto “in particolare nella capitale Jakarta (colpita da attentati in più occasioni nel 2016 e, da ultimo, nel giugno 2017), negli altri grandi centri urbani, e nelle principali località turistiche.  Le Autorità indonesiane mantengono alto il livello di allerta, anche in relazione al progressivo rientro in patria di “foreign fighters” indonesiani radicalizzati nei teatri di conflitto mediorientali, e hanno rafforzato le misure di sicurezza a prevenzione di eventuali ulteriori iniziative da parte di gruppi terroristici”. Per questo motivo si invitano i connazionali ” alla massima cautela in tutto il Paese, soprattutto nei luoghi pubblici, in quelli ad elevata frequentazione e nelle località turistiche rinomate. Si consiglia altresì di evitare manifestazioni e ogni tipo di assembramento”.

MALI

“Alla luce dell’elevato rischio terroristico e di un quadro complessivo di sicurezza estremamente critico ed in continua evoluzione, tutto il Mali, compresa la Capitale Bamako, è da considerarsi a rischio, che diviene estremamente elevato nelle regioni settentrionali del paese (regioni di Timbuctu, Gao e Mopti), mentre da ultimo l’instabilita’ si estende anche alle regioni centrali, intorno alla Capitale, di Segou”.

YEMEN

Il nostro Ministero invita i nostri connazionali a non recarsi per nessun motivo in Yemen. La nostra ambasciata ha sospeso l’attività. La situazione è estremamente pericolosa in tutto il Paese compresa l’isola di Socotra. Inoltre tutti i connazionali presenti sono invitati a lasciare il Paese.

LIBIA 

La Farnesina vieta esplicitamente ai nostri connazionali di recarvisi ed invita coloro ancora presenti di abbandonare il Paese. La nostra sede diplomatica a Tripoli ha ripreso le attività lo scorso gennaio, ma la situazione è altamente rischiosa soprattutto per gli stranieri in quanto vittime di sanguinosi rapimenti. Inoltre la possibilità di attentati e guerriglia è estremamente alta.

SIRIA

Divieto di recarsi nel Paese e invito agli italiani presenti di rientrare in Patria. La nostra Ambasciata a Damasco ha sospeso le attività, quindi non si garantisce nessun’assistenza diplomatica. Elevatissimo è il rischio di rapimentiattentati e violenze in tutto il Paese tra cui la Capitale.

AFGHANISTAN

Divieto di recarsi nel Paese per qualsiasi motivo per via della gravissima situazione del Paese in cui sono all’ordine del giorno attentati e sequestri. Tutti gli stranieri presenti nel Paese sono invitati a lasciarlo.

SOMALIA

Sono sconsigliati viaggi a qualsiasi titolo in Somalia per la situazione di estrema insicurezza del Paese.

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