Questa famiglia ha deciso di educare i figli viaggiando

given: educare i figli viaggiando
Scegliere il viaggio e l’incontro
con l’altro come scuola di vita per i propri figli. E’ questa la decisione, per certi versi estrema, della famiglia Goodwin. In un mondo dove i vari modelli di vita sembrano tutti uguali, per certi verri “pre-cofenzionati” la scelta della di Amion e Daize, una coppia originaria delle Hawaii, non può non destare scalpore: i due genitori hanno scelto che avrebbero cresciuto e i due figli piccoli Given e True viaggiando, il mondo sarebbe stato la loro scuola.

Educare i figli viaggiando: il mondo sarà la loro scuola

Tutto ebbe inizio da un’esperienza di Amion che da piccolo, osservò una profonda crisi personale nel padre, che insoddisfatto della sua vita, un giorno decise semplicemente di andarsene. Portò con sé Amion in quello che originariamente doveva essere un giro del mondo. Il viaggio portò i due dalla Hawaii alla Nuova Zelanda, visitarono l’Australia e le Isole Fiji e poi tornarono a casa. In questo girovagare, l’uomo ebbe un’epifania: la strada che ci viene talvolta imposta dalla società non è assolutamente l’unica che si deve seguire.

Forte di questo insegnamento e di una visione di intenti con quella che è divenuta sua moglie, Daize, l’uomo decise di intraprendere un’esperienza simile con il figlio Given. . Così hanno iniziato a girare il mondo, per “riempire i suoi occhi di tutta le bellezza che c’è nel mondo”. Il loro pellegrinare li ha portati in luoghi agli antipodi come l’Australia, il Nepal e il Perù ma con la medesima consapevolezza: si può vivere con poco, basta essere consapevoli che non c’è bisogno di molto se si ha vicino i propri cari.

Educare i figli viaggiando diventerà un film

Una storia così fuori dagli schemi che il regista Jess Bianchi ha deciso di volerla immortalare sulla celluloide e tramutarlo in un docufilm per mostrare al mondo come, nonostante al giorno d’oggi siamo quasi tutti abituati a ragionare secondo una mentalità che non ammette alternative, c’è ancora chi sceglie di percorrere strade poco battute.

Il lungometraggio si chiamerà “Given”, come il figlio primogenito: l’avventura della famiglia verrà infatti raccontata dal punto di vista del bambino: chi meglio di lui per descrivere in maniera pura, scevra da luoghi comuni; una storia che per molti può essere intesa come una scelta folle ma che a ben guardare può insegnare tanto ad ognuno di noi sull’importanza di costruirsi una propria vita felice senza dover accettare a priori ciò che ci viene presentato come giusto. “Ho chiesto a mio papà perché ce ne stavamo andando, e lui mi ha risposto che era ciò che aveva fatto con suo papà. Mi ha detto che nei primi anni della tua vita assorbiamo tutto ciò che abbiamo intorno. Mi ha detto che questo era il momento giusto per imparare”, questo l’incipit di Given.

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