“Sigarette vietate in spiaggia da subito”: il divieto sulle spiagge italiane

divieto di fumo in spiaggia.
Mai più sigarette in spiaggia

Sigarette vietate in spiaggia da subito”. E’ questa la richiesta della Codacons che “da anni si batte al fine di richiedere al Legislatore e a tutti i Comuni interessati una maggiore tutela alla salute”. E se le vacanze estive 2017 fossero davvero senza sigaretta in spiaggia? Già in diverse spiagge in Europa e non solo le sigarette sono vietate e per i trasgressori sono previste multe molto salate. Ad esempio da anni è vietato fumare in tutte le spiagge della Gran Bretagna e in quelle degli Stati Uniti.

In Francia, in Costa Azzurra,  sia sulle spiagge di Cannes sia in quelle di Nizza vige il divieto di fumo, così come anche su un’altra spiaggia francese – tra l’altro terza spiaggia più bella d’Europa – ovvero Côte des Basques, affacciata sull’Atlantico, vicino Biarritz.

Spiagge italiane: dove è vietato fumare

Al momento per la maggior parte sulle nostre spiagge si invitano caldamente gli avventori a non fumare e gli si intima di non gettare i mozziconi a terra. Nell’arcipelago della Maddalena ai turisti che visitano il centro informativo dell’isola viene rilasciato gratuitamente un posacenere portatile affinché la ben disdicevole pratica – nonché ricordiamolo vietata, la cui trasgressione costa tra l’altro una multa da 300 euro – di buttare a terra i mozziconi termini, così da non inquinare le splendide spiagge e l’ambiente marino di questo angolo di Sardegna.

Ma qualcosa però si muove anche da noi. In Italia è partito infatti il progetto ‘RespiriAmo il Mare’ teso proprio alla salvaguardia dell’ambiente marino e alla creazione di ‘no smoking beach’. E le spiagge che aderiscono a questo progetto sono sempre più numerose.

Ultima in ordine di tempo ad aderire a questo progetto è la spiaggia ligure dei Bagni di Sant’Antonio delle Fornaci vicino Savona. Ma non è l’unica. Anche la rinomata e lunghissima spiaggia di Bibione in Veneto è smoking free. Ai fumatori più incalliti è comunque riservata una zona in cui sfogare il proprio vizio.

Una zona circoscritta perché il concetto alla base dei fautori e di chi aderisce alle spiagge senza fumo è che devono essere indicate le zone in cui è possibile fumare e non il contrario. Ossia il divieto di fumare deve essere la regola e non l’eccezione. Un pensiero che alla base di scelte fatte anche in altre parti del mondo come il Laos, dove nella capitale Vientiane è vietato fumare per strada o come nella città di Shimla nell’India del Nord.

Sigarette vietate all’aperto: il divieto si estende

Il Codacons spinge affinché il divieto di fumo all’aperto venga esteso anche alle spiagge in quanto il fumo sotto l’ombrellone – viste le particolari condizioni dell’ambiente – risulta essere più inquinante e nocivo di quello che si registra in mezzo al traffico d’auto. Motivo per il quale, specie in vista dell’inizio della stagione balneare, l’Associazione dei Consumatori inizia la battaglia, che finora sta dando buoni risultati visto il numero di spiagge che aderiscono al progetto.

Al momento il divieto, oltre che nelle spiagge in cui è espressamente bandito il divieto di fumo, oltre che nei luoghi al chiuso vige nei luoghi all’aperto come le zone esterne degli ospedali e in auto sia in sosta sia in movimento.  E a quanto pare tutti questi divieti stanno dando i loro frutti visto che gli italiani sono infatti fra gli europei che fumano meno. E’ questo il dato emerso dall’ultimo sondaggio di Eurobarometro, secondo cui la percentuale dei consumatori di tabacco fra gli italiani è del 21%, in fondo alla classifica UE subito prima di finlandesi (19%) e svedesi (11%), sotto la media europea del 26%. Le pecore nere sono i greci (38%) e i bulgari (35%), tra i quali a fare uso delle bionde è almeno una persona su tre.

di Lorenzo Ceccarelli

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