Uno dei deserti più grandi e affascinanti d’Europa si trova in Italia -VIDEO

Deserto di Piscinas Fonte Gianni Careddu - Opera propria/wikipedia
Deserto di Piscinas Fonte Gianni Careddu – Opera propria/wikipedia


L’Italia offre un infinito ventaglio
di bellezze naturali: un caleidoscopio di ecosistemi che va dalle catena montuose a deserti che non hanno nulla o quasi da invidiare a luoghi similari ben più noti.

Nel sud della Sardegna, più precisamente a Piscinas, è possibile infatti imbattersi in uno dei deserti più affascinanti ed estesi del vecchio continente: un paesaggio che sembra uscita da “Le mille ed una notte” con tanto di dune che possono toccare i cento metri di altezza. Non è un caso se le dune di Piscinas siano state dichiarate patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO.  La loro conformazione è in continua evoluzione: vengono infatti rimodellate dai venti occidentali che battono la zona lungo tutto l’arco dell’anno.

L’unico edificio presente a Piscinas è il magazzino delle vicine miniere di Gennamari e Ingurtosu dichiarato nel 1985 monumento nazionale dal Ministero per i beni culturali e ambientali. I minerali venivano trasportati dalla laveria Brassey di Naracauli tramite vagoncini lungo un tratto ferroviario di pochi chilometri.A testimonianza di questo sono ancora presenti alcuni binai e vagoni. Una capatina  è d’obbligo.

Si tratta di una zona ancora quasi inviolata dal turismo di massa: gli abitanti del luogo, gelosi delle loro ricchezze, non hanno mai pubblicizzato questo scorcio così raro e prezioso che è collegato solo da una strada sterrata che per essere percorsa richiede l’utilizzo di mezzi di trasporto non convenzionali.

Uno dei deserti più grandi: come arrivarci

 

Nonostante il percorso tortuoso verrete abbondantemente ripagati della fatica: lo spettacolo che questa meravigliosa terra vi offrirà non potrà non lasciarvi senza fiato.Non è tutto: il deserto si affaccia sul mare che lambisce le dune; vi sembrerà di essere in un film con Lawrence d’Arabia. Le acque sono di un azzurro intenso ma fate molta attenzione: nonostante l’aspetto invitante il fondale è a strapiombo e le coste sono battute da forte vento grecale e correnti marine.

Non è raro poi fare qualche incontro ravvicinato con la fauna della zona: ad esempio il Cervo sardo, ungulato autoctono, all’alba o al tramonto si concede una capatina in questo angolo di paradiso. Non è l’unico incontro che potete fare: la spiaggia è frequentata anche dalla testuggine mediterranea (Testudo hermanni) e dalla tartaruga marina (Caretta caretta), che vengono a deporre le uova sulla spiaggia. Avere il privilegio di poter assistere alla schiusa dei piccoli è un evento che lascia senza fiato.

di Lorenzo Ceccarelli

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