In questa città italiana si paga ancora con la Lira

La lira websource
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Il 1°gennaio 2002
gli italiani si congedavano dalla Lira: anche nel nostro paese iniziava ufficialmente l’era della moneta comune dell’Unione Europea. Un cambio epocale non proprio indolore. L’aumento del costo della vita non proporzionale con la crescita degli stipendi ha lasciato delle ferite aperte che, a distanza di 15 anni, bruciano ancora. Non è un caso che, più o meno sporadicamente, qualche politico o qualche personaggio pubblico, invochi a gran voce il ritorno della lira.

Uno scenario che sembra cavalcare onde populiste senza avere un briciolo di concretezza. Nonostante questa ineluttabile realtà non ben digerita da tutti, esistono in Italia luoghi dove il tempo sembra essersi fermato a qualche ora prima della mezzanotte di quel fatidico 1° gennaio 2002: in questi posti non si è mai smesso di usare la vecchia valuta italiana.

Dove si usa ancora la Lira

Nonostante dal punto di vista legale non siano ammesse altre monete, di fatto c’è un ancora un luogo dove si usa ancora la Lira: succede a Cuneo, più precisamente al mercato del bestiame, dove ogni mattina tantissimi allevatori si dedicano alla compravendita degli animali. I suddetti capi vengono contattati in lire. Se non ci credete sappiate che il mercato di cui sopra è aperto a tutti: si svolge alle 05.00 di mattino, ma chiunque può partecipare.

Se pensate che questa scelta sia la conseguenza di un rigurgito nostalgico siete sulla strada sbagliata: la spiegazione è molo più semplice: i venditori  ed i compratori, con l’avvento dell’euro, non riuscivano a capire se avessero fatto un buon affare o meno. Continuando a compare e vendere in lire gli addetti ai lavori sostengono di avere più consapevolezza delle loro azioni. Va detto che la maggior parte delle persone che prendono attivamente parte a questo mercato sono di un’età avanzata; abituati per una vita a fare i conti in lire non se la sono sentita di cambiare modus operandi.

La cosa più singolare è che i prezzi del bestiame anche in altri mercati che si trovano nel nostro paese, vengono stabiliti qui, tanto che questo mercato è quello che condiziona e regola tutti gli altri. Dopo le aste fatte in lire però arriva il momento del pagamento…che avviene in euro. Calcolatrici alla mano, la cifra viene divisa per 1936,27, che tutti abbiamo utilizzato nei primi giorni dell’arrivo della nuova moneta. Può far sorridere ma c’è qualcuno che ancora non ha metabolizzato questo storico passaggio. Se sapeste come sono cambiati i prezzi negli ultimi 15 anni di materie prime forse anche voi vorreste (ri) iniziare a pensare (e pagare) in lire.

di Lorenzo Ceccarelli

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