Pagati per assaggiare vini in giro per l’Italia: è il lavoro dei sogni (ma non ci sono candidati)

Vino (iStock)

Tra le eccellenze italiane che ci hanno resi popolari nel mondo spiccano sicuramente i vini. Nel Bel Paese, dati alla mano, ci sarebbero quasi 100.000 produttori di vino; il fatto curioso è che il 95% di questi ha dimensioni talmente ridotte da essere sconosciuti ai più, con la conseguenza diretta che tanti piccoli capolavori enologici rimangano invenduti.

L’Italia è il Paese che ha più vino al mondo nel 2016, seguito da Francia e Spagna. Le stime dell’Organizzazione mondiale del vino e della vite confermano la leadership italiana. Con 48,8 milioni di ettolitri, l’Italia si conferma in testa ai paesi produttori di vino, come nel 2015. In questa classifica i produttori italiani si contendono di solito il posto con quelli francesi, che hanno avuto la meglio nel 2014. Proprio la Francia si colloca al secondo posto con 41,9 milioni di ettolitri e la Spagna al terzo con 37,8 milioni

Da questo presupposto è nata la startup Wineowine: l’azienda romana di Federico De Cerchio, 29 anni, ed Eros Durante, 32 anni; l’intento è quello di mappare e tracciare per milioni di clienti le bottiglie più buone e sconosciute.

Ecco allora la necessità di affidarsi ad un pool di esperti che vadano in giro per l’Italia ad assaggiare delle bottiglie buonissime ed ancora poco conosciute. Se non è il lavoro dei sogni, poco ci manca (a patto che non siate astemi!). Eppure, in questi mesi, i candidati al ruolo di assaggiatori-viaggiatori, latitano. Perché in Italia il vino è una grande passione, ma in pochi lo scelgono per farne un lavoro.

L’eletto viaggerà in tutte le regioni e l’azienda ha intenzione di premiare chi si candiderà con la possibilità di portarsi un accompagnatore. Va da sé che sarà necessaria una qualifica professionale riconosciuta (sommelier o assaggiatore professionista), oppure una comprovata esperienza nella degustazione del vino. Se sentite di avere le giuste caratteristiche inviate subito a vostra candidatura al sito di wineowine.

di Lorenzo Ceccarelli

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