Le neve sulle Alpi? In arrivo tempi duri per gli sciatori

Se siete amanti della neve e degli sci, se paragonate la settimana bianca (quasi) alla Settimana Santa per importanza sappiate che sono in arrivo tempi bui. Il trend è già abbastanza chiaro: le nostre amate Alpi, un tempo Mecca degli amanti degli sport invernali, rischiano di rimanere ben presto a ‘secco’. Già nelle ultime stagioni fredde la neve si è fatta vedere con il contagocce ma per il futuro le previsioni sono ancora meno rosee.

Secondo una ricerca condotta dell’EGU (ovvero la European Geosciences Union), infatti, alla fine dei primi 100 anni del nuovo millennio (ovvero, entro il 2100) sulle Alpi ci sarà una diminuzione del 70% del manto nevoso.
Non solo: le amate coltri bianche lasceranno spazio ad abbondanti precipitazioni piovose con il rischio concreto dell’aumento dei potenziali pericoli idrogeologici.

Le Alpi presenteranno sempre più delle pendenze brulle“, si riporta nello studio pubblicato sulla rivista The Cryosphere.” Visto che molti villaggi locali sono pesantemente dipendenti dal turismo invernale, l’economia della regione ne soffrirà“. Naturalmente non sarà solo il versante italiano a risentire del cambiamento climatico: anzi, già i ‘nostri’ vicini pagano dazio; nel 2016 le Alpi Svizzere hanno battuto un record negativo che durava da 150 anni in fatto di scarsità delle nevicate.

A risentire maggiormente della scarsità di neve saranno soprattutto le località al di sotto dei 1200 metri: addio stazioni sciistiche? La speranza è che le proiezioni dello studio siano errate. Le alternative? La cara vecchia neve artificiale oppure riscoprire altri spor adatti per la montagna…senza scii!

di Lorenzo Ceccarelli

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