In questo paradiso terreste se avete una Bibbia rischiate il carcere

Fonte wikicommonsI Autore Nevit Dilmen
Fonte wikicommonsI Autore Nevit Dilmen

Sono il sogno di ogni amante delle spiagge bianche: chi di noi non ha sognato almeno una volta di poter trascorrere del tempo in quelle spiagge da cartolina con acqua cristallina, sabbia bianchissima, incorniciate da qualche palma, magari sorseggiando qualche drink con annesso ombrellino: l’identikit corrisponde alle inflazionatissime Maldive, arcipelago incastonato nell’oceano indiano.

Ebbene, sappiate che, se siete cristiani e venite scoperti con una Bibbia o un rosario rischiate tantissimo: dall’arresto all’espulsione immediata dal paese. Nell’arcipelago infatti la libertà di culto è un argomento a dir poco tabù: ne sa qualcosa Shijo Kokkattu, indiano cattolico del Kerala finito in prigione alle Maldive perché teneva in casa una Bibbia ed un rosario. “La mancanza di giustizia e l’intolleranza religiosa – spiega Sajan K George, Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) – si riflettono nelle azioni del governo maldiviano. Questa è la peggior forma di persecuzione religiosa. Il governo indiano deve pretendere le scuse per il trattamento meschino a cui è stato sottoposto un suo cittadino”.

Nelle Maldive la religione di Stato è l’islam e non c’è alcuna libertà di culto. Nel 2008 un emendamento costituzionale ha negato ai non musulmani di poter ottenere la cittadinanza maldiviana.

La libertà religiosa – afferma il Presidente del Gcic – rimane un argomento tabù nell’arcipelago. Tra i musulmani, rifiutare di praticare il culto in modo diverso da quello approvato dallo Stato può condurre all’arresto. Inginocchiarsi, congiungere le mani o usare simboli religiosi, come croci, candele, immagini o statuette possono provocare un’azione del governo”.

Tutto ciò – ribadisce Sajan George – è una chiara violazione dei diritti umani universali. Mentre i musulmani che vivono nei Paesi non islamici chiedono diritti religiosi, lo spirito di reciprocità dovrebbe esistere anche in Paesi come le Maldive e l’Arabia Saudita”.

di Lorenzo Ceccarelli

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