Viaggi proibiti: i luoghi del mondo che non si possono visitare

Viaggi proibiti (Thinkstock)

A inizio anno e soprattutto con l’arrivo della primavera molti iniziano a programmare la vacanze. La scelta dei luoghi dove andare è davvero infinita. Ormai viaggiare per il mondo non è più un’impresa per pochi. Mettendo da parte i soldi e tenendo sempre un occhio aperto su offerte e promozioni possiamo davvero andare ovunque, o quasi. Tra poco partiranno i voli low cost per gli Stati Uniti e quello che per molti sembrava solo un sogno, visitare gli Usa, sta per diventare realtà. Già voli e autobus low cost ci hanno permesso di viaggiare in lungo e in largo per l’Europa. Grazie anche alla disponibilità di alloggi economici: ostelli, B&B, campeggi, siti web per la ricerca di case o stanze in affitto a prezzi stracciati e promozioni speciali dagli alberghi.

Non ci sono più scuse per non viaggiare. E il futuro ci riserverà nuove belle sorprese. Come i viaggi nello spazio, ad esempio. Se l’offerta aumenta, così come le vacanze studiate su misura, da quelle in solitaria a quelle secondo il proprio segno zodiacale, tuttavia esistono nel mondo luoghi che non si possono visitare. Si tratta dei viaggi proibiti, quelli che riguardano luoghi inaccessibili o vietati. Per tante diverse ragioni, ma che proprio per questo assumono un fascino irresistibile. Scopriamo insieme quali sono.

Viaggi proibiti: i luoghi che non si possono visitare

Ecco i luoghi del mondo che non si possono visitare, perché vietati o pericolosi. Luoghi di viaggi proibiti che proprio per questo stimolano la curiosità e la voglia di vederli.

Centralia, Pennsylvania

Centralia, Rt. 61 (Foto di Navy2004. Licenza CC BY 3.0 via Commons)

Già inserita nella lista dei luoghi più spaventosi al mondo, Centralia è una cittadina della Pennsylvania, negli Usa, che è stata abbandonata a causa di un terribile incendio nel suo sottosuolo. Centralia era una cittadina mineraria piuttosto movimentata fino al 1962, quando le fiamme appiccate per bruciare alcuni rifiuti in una vicina discarica penetrarono nel sottosuolo, raggiungendo la vena carbonifera della miniera e scatenando un pauroso incendio, impossibile da spegnere. Presto gli effetti di quella devastazione arrivarono anche in superficie, con spaccature nell’asfalto e voragini sulle strade, alberi morti e ovunque nuvole di fumo acre e irrespirabile. La città così è stata abbandonata e le strade che l’attraversavano sono state chiuse al traffico. Le autorità hanno chiuso la zona e vietato di andarci e di abitarci. Nonostante ciò alcuni dei residenti più temerari, e incoscienti, continuano ad abitarci e nel frattempo Centralia è diventata una lugubre attrazione per turisti. Tuttavia è bene tenersi alla larga se non si vuole rischiare di cadere in una voragine di fuoco. Sotto Centralia l’incendio brucia ancora e continuerà a farlo per centinaia di anni.

Area 51, Nevada

Cartello di avvertimento sul confine dell’Area 51, nel deserto del Nevada (Foto di X51. Licenza CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)

L’Area 51 è il luogo proibito per eccellenza. Oggetto delle più disparate teorie complottiste, dagli alieni nascosti a potentissime armi segrete. Si tratta di una zona militare americana nel deserto del Nevada e il fatto che sia assolutamente vietato entrarci a chiunque non sia autorizzato è presto spiegato. In questa vasta zona desertica sono stati effettuati numerosi esperimenti militari segreti, non autopsie sui cadaveri degli extraterrestri, come per decenni hanno sostenuto le leggende metropolitane, bensì test aerei top secret per sviluppare nuovi e potenti aerei militari da ricognizione e combattimento. Soprattutto durante la guerra fredda. Grazie a questi test l’aeronautica militare statunitense ha realizzato tecnologie sempre più sofisticate.  L’Area 51 si trova nei pressi di Groom Lake, vicino al villaggio di Rachel, contea di Lincoln, nel deserto del Nevada del Sud, circa 150 chilometri a nord dalla città di Las Vegas. È compresa ella vasta area appartenente alla Nellis Air Force Base. L’area militare segreta è satat realizzata nel 1955, ma il governo Usa ne ha ammesso l’esistenza solo nel 2013.

Varosia, Cipro

Varosia, Famagosta, Cipro (Foto di Julienbzh35. Licenza CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)

Sembrerà strano, ma sull’isola di Cipro, meta turistica sempre più frequentata, con incantevoli località balneari e spiagge tra le più belle d’Europa, c’è un luogo assolutamente vietato. Non si tratta di un luogo pericoloso né di una base militare e nemmeno di un luogo sacro, ma di una località turistica che è diventata una città fantasma. Stiamo parlando di Varosia, o Varosha, un quartiere di Famagosta, città sulla costa orientale di Cipro. Negli anni ’60 e ’70 era una rinomata e frequentata località turistica, con alberghi di lusso e spiagge attrezzate. Poi nel 1974 a causa del conflitto tra turco-ciprioti e greco-ciprioti la zona fu invasa dall’esercito turco e abbandonata da residenti e turisti. I turchi recintarono Varorsia con il filo spinato e da allora il quartiere è deserto e vietato.  Oltre che un luogo proibito è anche un posto particolarmente inquietante per via del forte il contrasto tra l’ambiente circostante di spiaggia e mare e gli edifici vuoti e logori di quello che un tempo era un complesso di lusso.

Isola di North Sentinel, India

Isola di North Sentinel (Nasa, Wikipedia)

Un luogo affascinante ma assolutamente vietato è l’Isola di North Sentinel, nel Golfo del Bengala. Si trova nell’arcipelago delle Isole Andamane e appartiene all’India. L’isola ha una superficie di 72 km quadrati ed è ricoperta da una foresta fitta e incontaminata. Qui abitano  circa cento di indigeni che rappresentano una delle ultime tribù primitive a non essere state toccate dalla civiltà. Il governo indiano vieta l’accesso a North Sentinel Island ai visitatori di qualunque tipo, ma anche volendo arrivare qui ci pensano gli indigeni a difendere con i denti, le unghie, e non solo, la loro terra. I sentinelesi, come si chiamano gli abitanti dell’isola, non ci pensano due volte a lanciare pietre e frecce a chi osi avvicinarsi alla loro isola. Non vogliono alcun contatto con l’esterno e sono molto violenti nei confronti di chi viola il loro territorio, quindi è bene non avvicinarsi. Dopo lo tsunami che nel 2004 travolse spiagge e isole dell’Oceano Indiano, un elicottero della Guardia Costiera Indiana si avvicinò all’Isola di North Sentinel per una missione di ricognizione e verificarne le condizioni. L’elicottero fu accolto dal lancio di frecce da parte dei sentinelesi.

Santuario di Ise, Giappone

Assolutamente proibito, soprattutto ai turisti, è il grande Santuario di Ise in Giappone. Si tratta di un grande complesso religioso shintoista consacrato alla dea Amaterasu Omikami, dea del Sole. Il grande santuario si trova vicino nella città di Ise, prefettura di Mie, ed è formato da oltre un centinaio di santuari autonomi, suddivisi in due zone principali: santuario esterno e santuario interno, a sei chilometri di distanza l’uno dall’altro e congiunti da una via di pellegrinaggio che passa attraverso il vecchio distretto di Furuichi. La grande sacerdotessa del santuario di Ise è legata tradizionalmente alla famiglia imperiale giapponese. La particolarità di questo luogo è data dallo smantellamento e dalla ricostruzione dei santuari ogni vent’anni. L’ultima ricostruzione, la sessantaduesima, è avvenuta nel 2013 e la prossima sarà nel 2033. I turisti non possono accedere al grande Santuario di Ise, possono solo guardarlo da lontano, fuori dalle alte recinzioni in legno. Nell’edificio principale è custodito il sacro specchio della dea Amaterasu che deve rimanere segreto e non può essere mostrato a nessuno.

North Sentinel Island – VIDEO

A cura di Valeria Bellagamba

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