Uno dei carnevali più pazzi e strani del mondo: ecco dove si festeggia

 (Photo by Vladimir Rys/Getty Images)

Diavoli imbizzarriti vestiti di rosso, maschere ieratiche di legno e streghe in corteo che cavalcano le loro scope. Il Carnevale di tradizione svevo-alemanna nella regione del Bodensee (Fasnet, nel tedesco locale) è una festa colorata popolata di figure antiche e di origine rurale, che nel suo significato più intrinseco serve a scacciare, a suon di trombe, catenacci e tamburi, il lungo inverno. Ma si rivela anche un’occasione festosa per visitare – in un momento in cui il turismo è ancora tranquillo – tutta l’area del Lago di Costanza, fra località rivierasche, incantevoli città e le ondulate colline dell’Alta Svevia.

Costanza: “Ho Narro!” e studenti in festa

“Ho Narro!” (Salve, giullare!) è l’espressione più sentita nei giorni del Fasnet di Costanza – ed è effettivamente così che le maschere per strada si salutano l’un l’altra. I festeggiamenti in città entrano nel loro clou il mercoledì di Carnevale, con il tradizionale corteo Butzenlauf. La figura-simbolo del Carnevale di Costanza è l’Hemdglonker, un’enorme bambola di legno con tanto di camicia da notte e berretto portata in giro tra canti e grida la sera del giovedì grasso (23.02.2017) dagli studenti, veri protagonisti della giornata, e vestiti anch’essi da notte – a simboleggiare la propensione al bighellonare. Per chi si trattiene in città, la domenica si replica il corteo carnevalesco.

I tenebrosi Hänsele di Überlingen

Con le sue belle piazze, gli edifici antichi e le case eleganti, Überlingen è una delle cittadine rivierasche più incantevoli del Lago di Costanza. Un momento topico per visitarla è sicuramente il sabato di Carnevale quando, nel buio silenzioso della sera rischiarata da luci fioche, le Hänsele, creature tenebrose, si fanno strada schioccando le fruste attraverso la medievale Franziskanertor, tra urla, musica, salti e acrobazie – terrorizzando lo spirito dell’inverno, e a volte non solo il suo (sabato 25 febbraio 2017, ore 19.00).

Urlatori e streghe medievali in Alta Svevia

Alcune delle maschere più belle e caratteristiche del rito svevo-alemanno si trovano in Alta Svevia. Qui è documentata una lunga tradizione carnevalesca, in alcuni casi legata alla grande peste del XIV secolo. Negli archivi della cittadina di Weingarten, anno 1348, si trova scritto che “…quando la malattia finì, i sopravvissuti prepararono una festa. Si ritrovarono sulla piazza del municipio e danzarono attorno alla fontana”.

A Bad Saulgau, invece, il “Dorausschreier” (letteralmente “l’urlatore alla porta”) ricorda una figura della pestilenza – colui che, armato di un cestino issato su un altissimo bastone per evitare il contagio, portava i viveri a chi, infetto, era stato confinato nella propria casa. A Bad Waldsee particolarmente suggestiva è la danza delle streghe o Schrättele (una delle cinque maschere del carnevale del luogo), che si tiene a mezzanotte il giorno prima del giovedì grasso (23. 02. 2017), attorno a un grande fuoco, con il quale le creature demoniache affilano il loro bastone di streghe. A Bad Saulgau il venerdì di carnevale (24.02.2017) è dedicato ai bambini, che tradizionalmente si travestono pitturandosi il volto con il carbone, e si divertono a un grande ballo fatto per giocare, divertirsi e deliziarsi con dolcetti e leccornie.

L’Aaguggete a San Gallo e i fuochi che salutano il Carnevale

Voglia di una sveglia mattutina per sfruttare al meglio la giornata invernale? Allora non si può perdere la tradizionale Aaguggete a San Gallo, che dà il via ai festeggiamenti del Fasnet: alle 06.00 della mattina del giovedì grasso, sulla piazza del mercato, la città esce dal torpore notturno e festeggia il Carnevale con maschere, balli, coriandoli e la tradizionale Guggenmusik carnevalesca.

In città si continua a festeggiare con tanti eventi fino al martedì grasso. Chi cerca maschere e cortei nel vicino Principato del Liechtenstein li troverà nel paese di Schaan, dove il carnevale è particolarmente sentito. Spettacolo finale del carnevale sul Bodensee sono, la sera del martedì grasso che precede il mercoledì delle Ceneri (28.02.2017), i grandi falò con i quali si brucia una strega, simbolo degli eccessi e delle follie passate, accompagnati dai lamenti dei giullari e delle altre maschere della quinta stagione dell’anno.

Nel Vorarlberg, invece, i fuochi vengono accesi la prima domenica di quaresima. Al calare delle tenebre, alti pali di legno ai quali è legata una bambola di stoffa, ripiena di polvere da sparo, prendono fuoco ed esplodono, regalando un inquietante e maestoso spettacolo e segnando la fine die festeggiamenti carnevalizi (quasi) ovunque. Nel villaggio di pescatori di Ermatingen, nella regione del Thurgau, infatti, si celebra il Carnevale la quarta domenica di Quaresima (quest’anno il 26 marzo 2017). Tradizione vuole che nel marzo del 1415, durante il Concilio di Costanza, papa Giovanni XXII trovasse qui rifugio, e ricompensasse gli abitanti del luogo con la concessione di poter celebrare “l’ultimo carnevale del mondo” quando tutti, altrove, facevano penitenza. E così si fa ancor oggi, con una grande parata dove il protagonista è un enorme pesce di lago colorato fatto di cartapesta, dove i bambini salgono giocosamente a turno (www.lagodicostanza.eu) .

Specialità gastronomiche, anche a Carnevale

Prima dei sacrifici quaresimali, il Carnevale è il momento perfetto per indugiare sui peccati di gola. Fra i dolci da assaggiare durante il Fasnet sul lago di Costanza vi sono, ad esempio, le frittelline a forma trapezoidale e ricoperte di zucchero e i tradizionali Krapfen ripieni di marmellata di albicocche.

Ma l’occasione del Carnevale è ghiotta anche le altre specialità del luogo: in Svizzera non si può rinunciare a un’autentica Käsefondue e al Bratwurst di San Gallo, a detta degli abitanti della città – e non solo loro – il migliore di tutta la Confederazione. Nel Principato del Liechtenstein il piatto nazionale sono i Käsespätzle, gnocchetti al formaggio accompagnati da cipolla e composta di mele, perfetti per riscaldare le ultime serate d’inverno – popolari anche nel Vorarlberg, dove in particolare i dolci meritano una menzione – dal cioccolato ai dolci di noci e mele, fino al Voralberger Riebel, un piatto semplice e gustoso a base di cereali di mais, latte, burro e zucchero. A Costanza, invece, bisogna provare la Dünnele, una specie di focaccia sottile farcita con cipolla, speck ed erba cipollina.

Impostazioni privacy