Attentato a Nizza: ancora 31 italiani irrintracciabili

Indian students take part in a prayer meeting in memory of the victims of a truck attack in the French city of Nice at the Mahatma Gandhi International School (MGIS) in Ahmedabad on July 15, 2016.  French President Francois Hollande said July 15 that "many foreigners and young children" were among those killed or injured after the truck attack on a crowd celebrating Bastille Day in Nice, with around 50 fighting for their lives. At least 84 people were killed after a lorry ploughed into crowds celebrating Bastille Day in Nice. / AFP / SAM PANTHAKY        (Photo credit should read SAM PANTHAKY/AFP/Getty Images)
(Photo credit should read SAM PANTHAKY/AFP/Getty Images)

Dopo l’attentato di Nizza sono 31 gli italiani ancora dispersi. A confermarlo è la Farnesina: tre funzionari sono giunti a Nizza per dare informazioni precise.

“Sull’identità delle vittime non si sa ancora nulla“. Una frase che ha lasciato molti perplessi quella del console generale a Nizza, Serena Lippi. Dopo quasi 36 ore dall’attentato, infatti, non si sa ancora niente sugli italiani feriti o morti. La lista ufficiale ancora non c’è.

Intanto è stato ritrovato Andrea Avagnina, 53 anni, consigliere comunale di San Michele di Mondovì. È ricoverato all’ospedale Pasteur di Nizza in gravi condizioni. Non si sa nulla invece della moglie, Marinella Ravotti 53 anni, dipendente dell’ASL.

Ancora nessuna notizia sulla coppia di Voghera: Angelo D’Agostino e Gianna Muset di 71 e 68 anni. I due pare si trovassero sulla Promenade des Anglais per godersi lo spettacolo dei fuochi.

Il web si mobilita per cercare i dispersi

Sui social cresce l’hastag #Recherchenice ossia “Ricerca Nizza” creato ad hoc per unire gli appelli di tutti coloro che nella strage della Promenade Des Anglais hanno perso un parente o un amico.

“Cerco la mia amica, ha 15 anni, non risponde ai messaggi aiutatemi”. È solo un esempio dei tanti messaggi che stanno inondando Twitter in queste ore e che racchiudono in pochi caratteri tutto il disperato appello di aiuto nella speranza che il nome del proprio caro non appaia tra le vittime accertate della strage.

Nasce anche un account Reserche Nice per raccogliere i vari appelli, moltiplica i suoi post di minuto in minuto.

Una ricerca continua che non si ferma e che dà i suoi frutti: un neonato è stato ritrovato e ha così ridato la speranza a tutti coloro che stanno ancora cercando.

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