La seduzione dell’antico al Mar di Ravenna

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Ultimo weekend per visitare la mostra La seduzione dell’antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto, al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna. L’esposizione propone le suggestioni e le influenze del mondo antico nelle opere dell’arte contemporanea. Un legame forte e profondo, molto di più di quanto si possa pensare. Se il futurismo sentiva la necessità di abbandonare la vecchia cultura, il classicismo e i retaggi del passato per lanciarsi verso la velocità e il progresso tecnico-scientifico, è esistita tuttavia ed esiste ancora una larga parte dell’arte contemporanea che si lascia sedurre dal richiamo dell’antichità e della tradizione, reinterpretandole con la sensibilità e sguardo del nostro tempo.

La mostra “La seduzione dell’antico” vuole raccontarci tutto questo, offrendo una visione suggestiva della fascinazione degli artisti contemporanei per il mondo antico e l’arte classica. Un richiamo irrinunciabile e irresistibile, una riscoperta delle nostre origini. Per ammirare i capolavori di alcuni dei più grandi nomi, italiani e stranieri, dell’arte contemporanea, tra opere da scoprire e riscoprire.

La mostra si è aperta lo scorso 21 febbraio e si concluderà domenica 26 giugno. Sabato e domenica è aperta dalle 9 alle 19. Se capitate a Ravenna non perdetela.

Dal comunicato stampa: “Quel non so che di antico e di moderno….” lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione futurista e la sua adesione alla metafisica in un tempo in cui – era il 1919 – era ormai rivolto a un ripensamento del passato, già avviato in due precedenti saggi, “Parlata su Giotto” e “Paolo Uccello costruttore”.
Un pensiero, quello di Carrà, che ormai andava diffondendosi anche oltre i confini, dopo le “avventurose” sortite delle avanguardie che avevano segnato il primo Novecento fino alla Grande Guerra. Se la fase delle avanguardie storiche non poteva ancora dirsi conclusa, almeno fino all’entrata in scena del Surrealismo – il manifesto del 1924 ne suggellava la nascita – il clima storico era profondamente mutato, come testimoniano i cambiamenti di rotta di diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie, il “Novecento italiano” di Margherita Sarfatti è più estesamente il diffuso “ritorno all’ordine” che coinvolse molti artisti europei. Ma il richiamo dell’antico resta insopprimibile anche nella seconda parte del secolo, dalle neoavanguardie alla stagione del “postmoderno” che segna la irreversibile usura del loro mito.

La mostra “La seduzione dell’antico. a Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto” narra quanto sia rimasto ininterrotto il richiamo all'”antico” lungo tutto il secolo, come confermano le opere esposte al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna – dal 21 febbraio al 26 giugno 2016, di grandi protagonisti italiani e stranieri di generazioni, aree culturali e tendenze diverse.
La mostra, promossa dal MAR, realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa si Risparmio di Ravenna, a cura di Claudio Spadoni, attraversa l’intera storia del Novecento documentando artisti e vicende che testimoniano una ripresa della tradizione in una restituzione moderna di modelli e valori dell’antico – talora attraverso la citazione esplicita, o in forma evocativa, o come pretesto per una rilettura inedita di opere e figure mitizzate del passato – altre volte con la loro riproposta in veste di icone contemporanee, fino alle operazioni ironiche o dissacratorie condotte da alcuni artisti.

La mostra è suddivisa in sette sezioni tematiche e presenta oltre 130 opere di grandi artisti e di alcuni outsiders, tra cui segnaliamo un originale video di Bill Viola.

Sezione I “Quel non so che di antico e di moderno”; Sezione II “I generi della tradizione: la Natura morta, il Paesaggio, il Ritratto”; Sezione III “Turbamenti barocchi”; Sezione IV “Il mito e il sacro”; Sezione V “Archeologie”; Sezione VI “Citazioni”; Sezione VII “L’attualità dell’antico”.

Per informazioni, consultate il sito web del MAR a questa pagina: www.mar.ra.it/ita/Mostra/La-seduzione-dell’antico.

A cura di Valeria Bellagamba

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