Il pugnale di Tutankhamon fatto con un meteorite

La maschera funebre del Faraone Tutankhamon (Hannes Magerstaedt/Getty Images)
La maschera funebre del Faraone Tutankhamon (Hannes Magerstaedt/Getty Images)

Il pugnale di Tutankhamon è “alieno”. Si tratta della eccezionale scoperta scaturita dalla lunga collaborazione tra studiosi italiani ed egiziani su uno dei due pugnali trovati nella tomba del giovane Faraone Tutankhamon, sulla cui figura da sempre aleggiano misteri e leggende.

I ricercatori, anche a seguito della scoperta, nel 2010, di un cratere lunare nella Valle dei Re hanno stabilito che il pugnale in ferro trovato all’interno del sarcofago del Faraone è stato realizzato con il metallo proveniente da un meteorite. Gli extraterrestri, spesso chiamati in causa per risolvere i misteri sugli antichi egizi, questa volta non c’entrano e la spiegazione è prettamente scientifica.

Le analisi effettuate con la fluorescenza a Raggi x sul metallo del pugnale hanno dimostrato che il ferro con cui è stato forgiato proviene da un meteorite, caduto sul deserto egiziano oltre 3000 anni fa. Gli antichi egizi, infatti, non lavoravano il ferro e gli oggetti fabbricati con questo metallo erano rarissimi e preziosissimi. Dalla fluorescenza a Raggi X è emerso che le concentrazioni di nichel (al 10%) e cobalto (allo 0,6%), contenute nel metallo del pugnale, sono quelle tipiche dei meteoriti. La presenza dell’antico cratere (Kamil Crater) nel deserto, poi, rafforza questo convincimento. Una tesi che alla fine è prevalsa sull’altra sostenuta fino a qualche tempo fa, secondo la quale il ferro del pugnale di Tutankhamon poteva arrivare dall’Anatolia, regione dove all’epoca del Faraone il ferro esisteva già e veniva lavorato.

Come scrive La Stampa, lo studio sul pugnale di Tutankhamon è stato condotto da esperti sui meteoriti dell’Università di Pisa, dal Politecnico di Milano e un suo spin-off, la ditta XGLab, insieme con il Politecnico di Torino, il Cnr e per la parte egiziana dal Museo del Cairo e dall’Università di Fayyum. Il progetto è stato coordinato da Francesco Porcelli, professore di Fisica al Politecnico di Torino e addetto scientifico all’ambasciata italiana al Cairo fino al 2014, e finanziato dal ministero degli Esteri italiano e da quello della Ricerca scientifica egiziano.

La tomba del Faraone egizio Tutankhamon, chiamato anche il Faraone bambino perché morì a soli 18 anni, fu scoperta dall’archeologo britannico Howard Carter nel novembre del 1922. Il sarcofago che conteneva la mummia fu aperto nel 1925. All’interno furono trovati, tra gli altri oggetti, anche i due pugnali, uno in oro e l’altro in ferro, lungo 35 centimetri, infilato tra le bende della mummia. Tutankhamon, fu il dodicesimo sovrano della XVIII dinastia degli antichi egizi. Nato nel 1341 a.C. il giovane Faraone regnò dal 1333 al 1323 a.C., fino alla sua morte.

Valeria Bellagamba

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