Paradiso turistico sprofonda nel caos, viaggi a rischio

(GettyImages)
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Un paradiso turistico sprofonda nel caos, la situazione è veramente precaria a causa del precipitare della grave crisi economica. Stiamo parlando del Venezuela, dove nei giorni scontri si sono verificati episodi di violenza nella capitale Caracas, con assalti ai negozi da parte della popolazione stremata. Purtroppo la crisi già in atto, accompagnata da un livello altissimo di inflazione, è stata peggiorata negli ultimi mesi dal crollo del prezzo del petrolio, di cui il Venezuela è tra i principali esportatori al mondo. I problemi accumulatisi dallo scorso anno sono esplosi in queste settimane, anche per la siccità che ha colpito il Paese.

Nelle città del Venezuela ci sono file lunghissime per comprare il pane, mentre gli scaffali dei negozi sono vuoti.

La situazione paradossale in cui si trova il Venezuela è una crisi energetica nonostante sia uno dei principali produttori ed esportatori al mondo di petrolio, dalla vendita del quale però non riesce più a ricavare la quantità di denaro sufficiente per comprare beni e servizi dall’estero, come fatto finora. Alla crisi energetica, purtroppo, si è aggiunto il problema della siccità, che ha moltiplicato i problemi.

Per risparmiare energia elettrica, il governo ha disposto una nuova ora legale a partire dal prossimo 1° maggio, con gli orologi che saranno spostati avanti di mezz’ora, in modo da ridurre la domanda di luce alla sera. Allo stesso tempo, la settimana lavorativa dei dipendenti del settore pubblico, circa 2,8 milioni di persone, è stata ridotta a soli 2 giorni di lavoro, il lunedì e il martedì, salvo compiti urgenti, sempre per risparmiare energia.

Una situazione molto delicata e di grande instabilità che sconsiglia i viaggi nel Venezuela, soprattutto nelle città dove più facilmente possono verificarsi episodi di violenza. Secondo una Ong messicana, Caracas sarebbe la città più violenta e pericolosa del continente americano.

Anche la Farnesina ha lanciato un avviso ai viaggiatori italiani, sottolineando la “situazione di sicurezza nel Paese risulta estremamente precaria, con fenomeni di criminalità largamente diffusi (aggressioni, anche violente, a scopo di rapina)”. Anche la Farnesina segnala che “particolarmente interessate da tali fenomeni sono la città di Caracas (dove è pericoloso anche il tragitto che conduce dall’aeroporto al centro città, che si sconsiglia di percorrere durante le ore notturne) e le principali città del Paese. Anche nell’isola di Margarita, importante meta turistica, si è registrato negli ultimi tempi un netto peggioramento delle condizioni di sicurezza con gravi episodi di criminalità che hanno visto coinvolti anche cittadini stranieri”.

Per il momento è dunque preferibile evitare viaggi in Venezuela.

A cura di Valeria Bellagamba

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