E’ il nuovo must dell’estate. Ecco l’isola dove tutti vogliono andare

Isola di Gorgona (Di Pierre Bona. CC BY-SA 3.0, Wikicommons)
Isola di Gorgona (Di Pierre Bona. CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Il must dell’estate 2016. A sorpresa, una delle località italiane più gettonate per la prossima estate, per la quale stanno fioccando le prenotazioni, è l’isola di Gorgona, nell’Arcipelago Toscano, in provincia di Livorno. L’isola si trova nel Mar Ligure, proprio di fronte alla città di Livorno, di cui è una frazione e da cui dista appena 37 km.

Il suo exploit è dovuto ad un motivo molto semplice: l’isola ospita un penitenziario e fino a pochissimo tempo fa è stata inaccessibile al pubblico, ecco perché ora che ha aperto ci vogliono andare tutti.

Dallo scorso 9 marzo, grazie alla firma di una convenzione tra il comune di Livorno, l’ente Parco Arcipelago Toscano e la direzione del carcere di Livorno, Gorgona è stata aperta ai turisti e subito c’è stato il boom di prenotazioni.

Al momento l’isola è stata aperta alle gite e dallo scorso 12 marzo ne vengono organizzate 14 al mese, prevalentemente nei finesettimana. Questo weekend è già tutto esaurito. Menttre rimangono ancora pochissimi posti per le giornate del 13 e 16 aprile.

Le prenotazioni vengono raccolte dall’Ufficio Informazioni Turistiche del Comune di Livorno, il cui centralino è stato letteralmente subissato di chiamate.

L’isola di Gorgona è collegata regolarmente dalla motonave di Toscana Mini Crociere.

Porticciolo dell'Isola di Gorgona (Di Giovanni Spinozzi. CC BY-SA 3.0, Wikipedia)
Porticciolo dell’Isola di Gorgona (Di Giovanni Spinozzi. CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

Isola di Gorgona: un po’ di storia

Gorgona è un’isola ricca di storia, abitata già nel Neolitico. Fu frequentata dagli Etruschi e dai Romani, vicino all’attuale abitato si trovano resti di murature in opus reticulatum. L’isola fu sede di eremiti e nel 591 l’abate Orosio vi fondò un monastero, nella cui chiesa si veneravano le reliquie di San Gorgonio. Il monastero fu anche visitato da Santa Caterina da Siena. Nel 1374, con il beato Bartolommeo Serafini, Gorgona iniziò ad essere abitata dai monaci Certosini. Nel 1421 passò sotto il dominio di Firenze e fu soggetta a frequenti incursioni di pirati, fino a quando, nel 1425, l’isola fu abbandonata dai pochi certosini che erano sopravvissuti ai saccheggi. Nel 1509 Gorgona fu data in enfiteusi ai pisani Griffi, nel tentativo di ripopolarla e renderla più sicura con un presidio. Nel 1567 il granduca Cosimo I de’ Medici fece rafforzare l’antica torre pisana, dopo che nel 1564 aveva donato l’isola ai Basiliani. Nel 1704 Gorgona fu restituita da Cosimo III ai monaci Certosa di Calci, che vi costruirono una nuova torre a difesa della Cala Maestra. La chiesa di San Gorgonio fu ricostruita e consacrata dal priore della Certosa di Calci nel 1723 e diventò parrocchia.

Nonostante i numerosi tentativi di coltivarne le terre, i religiosi, scoraggiati, la restituirono nel 1777 al granduca Pietro Leopoldo, che tentò di ripopolarla con agricoltori provenienti dalla Lucchesia, i Citti di Lugliano, i Dodoli e i Frascati, che a questo scopo furono esentati dal pagamento delle tasse. Tuttavia anche questo tentativo di coltivazione fallì e così l’unica attività economica locale che si affermò sull’isola fu quella della produzione di acciughe salate, che venivano scambiate dai mercanti inglesi con i merluzzi secchi di Terranova. Agli inizi dell’Ottocento, i Citti popolarono l’isola di Gorgona, dando origine all’attuale paese dei pescatori. Nel 1869 una parte di Gorgona fu destinata a colonia penale all’aperto.

Per info: www.arcipelagodellatoscana.com/isola-di-gorgona.html

A cura di Valeria Bellagamba

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