Sciopero dei taxi di venerdì sospeso

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Lo sciopero nazionale dei taxi in programma per venerdì 18 marzo, nello stesso giorno di quello dei trasporti pubblici, è stato sospeso. Molti viaggiatori possono tirare un sospiro di sollievo, se nelle città i mezzi pubblici saranno fermi, ci sarà almeno la possibilità di prendere il taxi.

Lo sciopero era previsto dalle 8 alle 22 di venerdì 18 marzo, con il solo servizio garantito per i soggetti più deboli, come disabili, anziani e malati. L’astensione dal servizio era stata indetta per protestare contro servizi di “noleggio con conducente” come Uber.

Grazie all’intervento del Ministero dei Trasporti e all’apertura del governo, i tassisti hanno deciso di “sospendere temporaneamente” lo sciopero nazionale. Lo stato di agitazione non è cancellato, ma per il momento la giornata di venerdì è salva.

La decisione di sospendere lo sciopero è stata sottoscritta da tutte e 10 le sigle sindacali dei tassisti che avevano proclamato la giornata di protesta. A far cambiare idea ai tassisti è stata la promessa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dello Sviluppo Economico di proporre al Senato di disciplinare il settore mediante lo strumento della legge delega. Proposta che verrà presentata nel corso del dibattito al SEnato sul ddl Concorrenza.

Lo sciopero nazionale dei trasporti pubblici, che inizierà alle 21 di giovedì 17 marzo per terminare alle 21 di venerdì 18 marzo, riguarderà i dipendenti delle Ferrovie dello Stato, di Trenitalia, Italo, Trenord e del trasporto pubblico locale di molte città, comprese ATM a Milano e ATAC a Roma. Saranno garantite comunque alcune fasce orarie, diverse da città a città.

Di Valeria Bellagamba

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