Guida di Capestrano: antico e affascinante borgo del Parco del Gran Sasso

Guida di Capestrano: antico e affascinante borgo del Parco del Gran Sasso. Tutte le informazioni utili.

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Guida di Capestrano: antico e affascinante borgo del Parco del Gran Sasso (Adobe Stock)

Nei vostri viaggi alla scoperta dei borghi d’Italia, da vistare è il borgo abruzzese di Capestrano, in provincia dell’Aquila, ai margini meridionali del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Capestrano sorge sulle colline di un altopiano di origine carsica, che si affaccia sull’alta Valle del Tirino e fa parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli.

È un luogo dalla storia antica, con testimonianze culturali e architettoniche importanti, circondato da un paesaggio naturale molto ricco, ideale per le escursioni. Ecco cosa bisogna sapere e cosa vedere a Capestrano.

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Guida di Capestrano: antico e affascinante borgo del Parco del Gran Sasso

Capestrano è dominato dall’imponente Castello Piccolomini, risalente al 1485 e costruito sui resti di una precedente fortificazione medievale. Oggi il Castello è sede del municipio. In paese abitano poco più di 800 residenti. A caratterizzare la zona è la bellezza del paesaggio naturalistico e del borgo pittoresco che si staglia sulle colline.

Il territorio di Capestrano è stato abitato fin dal neolitico, come testimoniano i resti archeologici di una necropoli rinvenuta in zona. Tra questi è celebre la statua di arte italica conosciuta con il nome di Guerriero di Capestrano, risalente al sec. VI a.C. e oggi conservata al Museo Archeologico Nazionale di Chieti.

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Capestrano (Foto Ra Boe. CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

Del paese di Capestrano si hanno le prime notizie documentate solo nel Medioevo, intorno al secolo IX, quando il territorio si trovava sotto la giurisdizione del Monastero benedettino di San Pietro in Trite o Trita, detto poi ad Oratorium. Il monastero a sua volta era sotto la giurisdizione del Monastero di S. Vincenzo al Volturno. Capestrano fu feudo di Tolomeo di Raiano nel 1240, poi passò agli Acquaviva nel 1284, per concessione di Carlo I d’Angiò.

Agli inizi del secolo XIV fu incluso, da Carlo III di Durazzo, nella Contea di Celano, quindi  attraverso le signorie di Leonello Acclozamora e dei Piccolomini, passò nel 1566 sotto i De Medici di Firenze.

Cosa vedere

Capsestrano, Castello Piccolomini (Adobe Stock)

Nel borgo di Capsetrano, oltre al Castello Piccolomini, si trovano diversi edifici di importanza storico artistica, dall’Abbazia romanica di San Pietro ad Oratorium, al Convento francescano di San Giovanni, passando per le chiese di Santa Maria della Pace e Santa Caterina e i palazzi Cataldi, Capponi, Carli e Trecca. Un piccolo borgo pieno di tesori. Un altro edificio di interesse è la Torre medievale di avvistamento che si trova nella frazione di Forca di Penne, sul confine con la provincia pescarese, edomina la vallata del fiume Pescara.

Il territorio è la meta ideale per gli amanti del trekking, con percorsi ed escursioni organizzate e l’accesso meridionale al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Per informazioni turistiche su Capestrano rimandiamo ai seguenti siti: www.capestranodascoprire.it e www.viaggioinabruzzo.it/aq/capestrano.

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Capestrano, Castello Piccolomini (Foto di Pietro - Moto Itinerari, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)
Capestrano, Castello Piccolomini (Foto di Pietro – Moto Itinerari, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

Di Valeria Bellagamba

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