Mete pericolose: i consigli della Farnesina

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In questo periodo molto delicato a livello internazionale, tra emergenze sanitarie e allarmi terrorismo, è bene fare molta attenzione nella scelta della meta del proprio viaggio e soprattutto informasi a fondo sul luogo in cui si è deciso di andare. Occorre adottare tutte le misure di sicurezza consigliate, sia dal punto di vista della incolumità personale che per la prevenzione sanitaria. ViaggiNews vi riporta di seguito i principali avvertimenti dal portale web Viaggiare Sicuri, curato dall’Unità di Crisi della Farnesina, con tutte le informazioni indispensabili per chi viaggia.

Allarme terrorismo o instabilità politica

Tra i Paesi a rischio per l’incolumità delle persone a causa di una minaccia terroristica o di disordini e instabilità politica, Viaggiare Sicuri segnala:

Tunisia

Il Paese nell’ultimo anno è stato colpito da diversi attentati, da quello al Museo del Bardo alla strage sulla spiaggia si Sousse, che hanno fatto numerose vittime tra i turisti. Lo scorso 24 novembre un altro attentato ha colpito la città di Tunisi, causando vittime e feriti tra la popolazione locale. Nelle ultime settimane, poi, il Paese è stato scosso da proteste e manifestazioni, talvolta sfociate in scontri con la polizia, che si sono verificate alla periferia di Tunisi (Etthadamen, El Intilaka, Il Kram e Soukra) e in diverse zone della Tunisia: Kasserine, Sfax, Douz, Sousse, Biserta, Kairouan, Tozeur. A causa delle manifestazioni, il 22 gennaio il governo tunisino ha decretato il coprifuoco in tutto il Paese, coprifuoco che è stato revocato il 4 febbraio. La Farnesina raccomanda ai connazionali che si trovano in Tunisia la massima prudenza e di seguire le indicazioni delle autorità locali, evitando manifestazioni e assembramenti.

Indonesia

Una meta turistica molto ambita, ma la Viaggiare Sicuri avverte che “la minaccia terroristica rimane elevata in tutto il territorio indonesiano, soprattutto nella capitale Jakarta, e nelle altre maggiori aree urbane e nelle principali località turistiche”, in particolare dopo gli attentati avvenuti a Jakarta il 14 gennaio 2016. Il livello di allerta disposto dalle autorità del Paese è alto. In passato, obiettivi dei terroristi sono stati le “sedi di Istituzioni, strutture occidentali e luoghi frequentati da stranieri, ivi incluse rinomate località turistiche (come Bali) e luoghi di culto nonché – da ultimo – una caffetteria di una nota catena americana”. La Farnesina raccomanda la massima cautela ai connazionali in Indonesia, consigliando di evitare, “per quanto possibile, manifestazioni e assembramenti, specialmente durante i fine settimana, durante i venerdì di preghiera e in occasione di festività e ricorrenze religiose, soprattutto se ispirate a tradizioni non locali”.

Perù

Anche per lo stato sudamericano è stato diramato un avvertimento per la sicurezza, a causa di manifestazioni e disordini nel Paese, che possono mettere a repentaglio l’incolumità dei viaggiatori che si trovino loro malgrado coinvolti. Viaggiare Sicuri segnala manifestazioni legate all’industria mineraria ed estrattiva che si sono verificate “in varie aree del Paese (Cajamarca, Puno, Madre de Dios). La Oroya (nella provincia di Junin) ed Arequipa” e che “sono state teatro recentemente di violenti scontri“. Anche se al momento la situazione è relativamente calma, “non si possono escludere recrudescenze e la creazione di nuovi blocchi stradali, anche sulle principali arterie ed in prossimità del confine con la Bolivia”. La Farnesina “raccomanda pertanto ai connazionali presenti o in viaggio verso l’area di esercitare prudenza e di informarsi accuratamente sulla situazione prima di intraprendere spostamenti per via terrestre o visite turistiche nell’area”.

Bahrein

La situazione sicurezza nel Paese del Golfo è a rischio, a causa di “un netto deterioramento a seguito delle numerose manifestazioni” che sono iniziate nel febbraio del 2011, sulla scia della Primavera araba, e “succedutesi regolarmente da allora”. La tensione in Bahrein è alta, con “numerosi episodi di scontri violenti nei villaggi tra gruppi di manifestanti e forze dell’ordine”. Un avvertimento particolare viene emesso per il 14 febbraio prossimo, quinto anniversario dell’inizio delle proteste nel Paese. La Farnesina segnala che “gli episodi di manifestazioni violente, per quanto localizzate potrebbero aumentare” e pertanto raccomanda ai viaggiatori di “adottare la massima cautela e di evitare assembramenti, manifestazioni, luoghi di culto ed aree limitrofe, specialmente nei fine settimana e durante il venerdì di preghiera”. “Il livello di rischio delle manifestazioni, molte delle quali fomentate da piccoli gruppi di matrice estremista, è elevato”, si precisa.

Emergenze sanitarie

Cessata l’epidemia di Ebola in Africa occidentale, anche se alcuni sporadici casi di contagio sono stati segnalati nelle ultime settimane in Sierra Leone. L’emergenza sanitaria del momento è quella legata al virus Zika, non particolarmente pericoloso di per sé per le persone contagiate, ma che potrebbe essere la causa di microcefalia e malformazioni al cervello nei feti delle donne infette. Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’Emergenza internazionale di Salute Pubblica per il virus.

A rischio sono dunque le donne incinte alle quali è stato sconsigliato di viaggiare nel Paesi colpiti dall’epidemia, in particolare i Paesi dell’America Latina, soprattutto il Brasile, dove si è verificato il più alto numero di casi di contagio e allo stesso tempo un aumento anomalo dei casi di microcefalia tra i neonati.

Per il resto, l’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto) ha comunicato che non sono state introdotte particolari restrizioni per i viaggi, ma soltanto “alcune misure di prevenzione che turisti e organizzatori di viaggio devono osservare”.

La Farnesina, sul sito Viaggiare Sicuri, ha diramato un AVVISO per i viaggiatori diretti in zone con trasmissione locale di Zika virus, con un elenco delle misure e delle precauzioni da adottare, tra cui usare repellenti anti zanzare (il virus si trasmette con la puntura di una zanzara, la Aedes aegypti), indossare indumenti che coprano la maggior parte del corpo e dormire con la protezione di zanzariere.

Infine, la compagnia aerea Alitalia ha offerto il rimborso totale dei biglietti o l’opportunità di cambiare senza alcuna penale le date del viaggio alle donne incinte e ai loro accompagnatori che avevano acquistato un biglietto aereo per le destinazioni colpite dall’epidemia del virus Zika.

I Paesi dove si è verificata l’epidemia sono Brasile, Capo Verde, Colombia, Costarica, El Salvador, Guiana Francese, Honduras, Martinica, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Suriname, Venezuela.

L’elenco aggiornato dei Paesi dove è in atto l’epidemia si trova a questa pagina.

A cura di Valeria Bellagamba

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