Carnevale 2016: il giro d’Italia con i dolci

Frittelle di carnevale (Massimo Telò. CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)
Frittelle di carnevale (Massimo Telò. CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons)

Carnevale 2016: per festeggiare alla grande questa ricorrenza non c’è niente di meglio che un giro d’Italia tra i numerosi dolci delle tradizione. Ogni Regione italiana ha le sue specialità e le sue leccornie, tra castagnole, frappe, chiacchiere e frittelle.

Il dolce di carnevale più tipico sono le castagnole, diffuse un po’ in tutta Italia, ma tipiche soprattutto del Centro: Marche, Romagna, Lazio, Umbria (con la variante degli strufoli) e Abruzzo, ma anche in Liguria. Si preparano con uova, farina, zucchero, lievito, burro, liquore di anice. Si formano delle palline che poi si friggono in olio bollente, infine si cospargono di zucchero.

A Venezia, patria per eccellenza del carnevale, troviamo le fritole, la tipica frittella locale preparata con pastella di farina, uova, latte, zucchero, uvetta sultanina, pinoli, fritta e spolverata con zucchero semolato.

A Mantova si preparano le frittelle. A base di farina, zucchero, burro, lievito, sale e anche liquore, sono simili alle fritole.

A Bologna e dintorni si gustano le ravioline ripiene o le tagliatelle, dei rettangoli di pasta tagliati a come tagliatelle, riempiti, arrotolati e spolverizzati con zucchero a velo. Una ricetta originaria dell’Appennino romagnolo.

In Toscana ikl dolce di carnevale è il Berlingozzo, un dolce al forno a forma di ciambella preparato con tuorli d’uovo, farina, zucchero, lievito, scorza grattugiata di limone e/o arancio, burro e un po’ di latte. E’ un dolce molto antico, che si trova anche in Umbria settentrionale e che un tempo veniva preparato il giovedì grasso, come indica anche il nome.

Nelle regioni di Umbria, Marche a Abruzzo si mangia anche la cicerchiata, un dolce a base di palline di pasta simili a ceci, da cui viene il nome, unite tra loro e ricoperte con il miele.

In Molise troviamo i caragnoli, dolci che si preparano anche a Natale, con impasto a base di farina, uova e olio avvolto a forma di elica, fritto e ricoperto di miele.

In Trentino Alto-Adige si gustano i chifelini, piccoli triangoli a base di farina, patate, burro e zucchero che vengono riempiti di marmellata.

Andando al Sud, a Napoli troviamo le graffe, ciambelline soffici preparate con patate e farina. In Sicilia e in Calabria si mangia la pignolata, o pignoccata, dolce a base di palline fritte, ricoperte nel miele e spolverate con zuccherini colorati e volendo con mandorle tostate.

Un altro dolce tipico di carnevale sono poi le ciambelline o zeppole, a seconda delle regioni, a base di farina, uova, zucchero, burro, lievito, uvetta e anche con liquore. Vengono fritte e ricoperte di zucchero. Poi, diffuse in tutta Italia sono le chiacchiere, che sono chiamate in atnti modi a seconda delle zone: bugie, frappe, sfrappe, sfrappole, manzole, crostoli, galani, intrigoni, lattughe, maraviglias, fiocchi, fiocchetti. Sono dolci friabili con impasto a base di farina che vengono solitamente fritti, ma possono anche essere cotti al forno, e poi spolverati con zucchero a velo.

Di Valeria Bellagamba

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