L’annuncio shock di Ryanair: “Chiudiamo le basi in Italia”

ryanair

Ryanair, la compagnia aerea numero 1 in Italia, ha annunciato oggi (2 febbraio) che (da ottobre) sarà costretta a chiudere le sue basi di Alghero e Pescara, a tagliare alcune rotte e a chiudere tutti i voli di Crotone, a seguito dell’illogica decisione del Governo Italiano di aumentare ancora le tasse municipali, danneggiando il turismo italiano, il traffico e i posti di lavoro.

Il Governo Italiano ha aumentato le tasse di circa il 40% (da €6,50 a €9) per ciascun passeggero in partenza dall’Italia dal 1°gennaio di quest’anno per sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia. Come conseguenza, a Ryanair non è stata lasciata altra scelta se non:

  • spostare aeromobili e posti di lavoro Ryanair fuori dall’Italia verso altre basi Ryanair in Spagna, Grecia e Portogallo (dove non vengono addebitate tali tasse per passeggero)

  • chiudere le sue basi di Alghero e Pescara e cancellare tutti i voli da Crotone a partire da ottobre

  • tagliare rotte e traffico da e verso altri aeroporti Italiani

  • spostare la capacità dagli aeroporti regionali a Roma e Milano

Ryanair ha messo in guardia dal danno che l’aumento di questa tassa avrà negli aeroporti regionali italiani, che perderanno non solo rotte e traffico, ma anche i visitatori alto spendenti che Ryanair porta in queste regioni, oltre ai posti di lavoro ancillari creati e sostenuti dal turismo. Ryanair ha sollecitato il Governo Italiano affinché elimini questa tassazione dannosa, così come hanno fatto i governi di Belgio, Irlanda e Paesi Bassi con tasse simili.

TAGLI NEGLI AEROPORTI REGIONALI ITALIANI

Alghero

Pescara

Crotone

Rotte tagliate

8 (60%)

5 (70%)

3 (100%)

Clienti persi

300.000

250.000

250.000

Posti di lavoro persi

225

188

188

Impatto

Base chiusa

Base Chiusa

Aeroporto chiuso

A Roma, David O’Brien, Chief Commercial Officer di Ryanair, ha dichiarato

Dopo un anno da record per il turismo in Europa e un altro anno importante davanti, il Governo italiano ha deciso di darsi la zappa sui piedi aumentando le tasse sui passeggeri di circa il 40%, per gonfiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia. Quale compagnia aerea più grande in Italia, volando su 26 aeroporti e trasportando 27 milioni di clienti all’anno da e per l’Italia, a Ryanair non è stata lasciata altra scelta se non quella di chiudere due delle sue 15 basi italiane (Alghero e Pescara) e spostare i suoi aeromobili, piloti ed equipaggi verso paesi con costi più bassi per il turismo. Interromperemo anche tutti i nostri voli all’Aeroporto di Crotone e saremo costretti a effettuare ulteriori tagli alle rotte sui nostri aeroporti italiani.

Questo aumento della tassa danneggerà seriamente il turismo italiano, particolarmente presso gli aeroporti regionali dove Ryanair porta milioni di visitatori ogni anno, contribuendo all’economia locale per milioni di euro attraverso turisti alto spendenti, supportando migliaia di posti di lavoro. Infatti, in un momento in cui la disoccupazione giovanile supera il 40%, il turismo è uno dei pochi settori che può stimolare la rapida creazione di posti di lavoro per i giovani delle regioni d’Italia.

L’Italia si è resa poco competitiva e meno attrattiva per le compagnie aeree e i turisti e poiché sempre più clienti evitano quest’anno il Medio Oriente e il Nord Africa per prenotare vacanze nel Mediterraneo, l’Italia consegnerà un’opportunità d’oro per la crescita alle destinazioni in Spagna, Portogallo e Grecia che hanno costi minori per il turismo. Ryanair fa appello al Governo Italiano affinché elimini questo dannoso aumento della tassa e ha richiesto con urgenza un incontro con il Governo nello sforzo di salvare il turismo, il traffico e i posti di lavoro in Italia.”

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