Cuori infranti: un intero museo dedicato a loro

Museo dei cuori infranti a Zagabria (Foto Facebook)
Museo dei cuori infranti a Zagabria (Foto Facebook)

Un museo tutto dedicato alla raccolta dei cimeli delle relazioni amorose spezzate? Esiste e si trova in Croazia, a Zagabria. Si chiama “Muzej prekinutih veza“, inglese “Museum of broken relationships“, in italiano “Museo dei cuori infranti“.

Il museo è ospitato in un palazzo settecentesco del centro storico di Zagabria e al suo interno sono esposti gli oggetti che hanno avuto un ruolo importante in storie d’amore ormai finite ma che i loro proprietari non hanno voluto buttare via, perché troppo preziosi o carichi di significato. Per non tenerli in casa a suscitare ricordi dolorosi ogni volta che li si guarda, i loro proprietari possono donare questi oggetti al Museo dei cuori infranti, in una sorta di catarsi collettiva.

L’idea del curioso museo è nata proprio da una storia d’amore finita, quella tra l’artista Drazen Grubisic e la produttrice Olinka Vistica. I due ex amanti hanno deciso di lasciare un segno della loro relazione perché non venisse completamente cancellata. Da qui è nata l’idea di una mostra e poi del museo. La mostra fu allestita nel 2006 e presentata per la prima volta al 40° Salone dell’arte applicata e del design di Zagabria. Dopo la capitale croata, la mostra ha girato con successo tutto il mondo, toccando le principali città in America, Europa e Asia, come New York, Londra, Singapore, Istanbul e tante altre. In ogni luogo dove era ospitata la mostra raccoglieva anche gli oggetti di altre relazioni amorose finite, diventando in questo modo una grande opera d’arte partecipata. La mostra sta ancora facendo il giro del mondo, ma nel 2010 si è stabilita a Zagabria, dando vita al Museo dei cuori infranti.

Il museo si suddivide in tre parti: una prima parte virtuale ospitata sul sito web www.brokenships.com, dove si può condividere la propria storia d’amore terminata; la seconda parte è costituita dallo spazio fisico del museo dove sono esposti gli oggetti, che vengono sostituiti periodicamente; infine la terza parte, che può essere definita interattiva, rappresentata dalla ‘Stanza delle Confessioni‘, dove i visitatori possono lasciare le loro testimonianze personali (in formato audio) legate alla storia d’amore finita.

L’intento che ispira il Museo dei cuori infranti non è quello di suscitare malinconia sulle storie d’amore finite, ma anzi quello di superare il senso di fallimento e il dolore che lasciano le relazioni amorose quando finiscono. Una sorta di purificazione collettiva, attraverso la condivisione della propria esperienza.

Il museo raccoglie tantissimi oggetti e cimeli appartenuti a storie d’amore infrante: dalle classiche lettere d’amore e fotografie, agli anelli, fino agli oggetti più bizzarri e curiosi come i nani da giardino. Ricordi e oggetti in cui tutti possono riconoscersi e che per questo aiutano ad affrontare la propria separazione.

Il sito ufficiale del Museo dei cuori infranti (Museum of broken relationships): brokenships.com

Di Valeria Bellagamba

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