Capodanno 2016: botti vietati in molte città d’Italia

Fuochi di artificio a Capodanno (Pixabay)
Fuochi di artificio a Capodanno (Pixabay)

In moltissime città d’Italia sarà un Capodanno silenzioso, almeno dal punto di vista dei botti. Sono oltre 850 i Comuni italiani che hanno vietato fuochi di artificio, petardi e mortaretti per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo. L’unico rumore concesso sarà quello della musica dei concertoni, confermati in tutte le principali città italiane, anche a Roma.

La decisione, largamente condivisa, di vietare i botti a Capodanno, è stata presa per diverse ragioni: risparmiare denaro pubblico, nelle casse sempre più vuote dei Comuni, tutelare l’incolumità pubblica, ridurre la polvere da sparo nelle città già soffocate dalle polveri sottili e infine, una delle motivazioni che hanno spinto molti Comuni al divieto, tutelare gli animali domestici. Cani e gatti, e altri animali, infatti si spaventano moltissimo al fragore dei fuochi di artificio e possono perfino morire di attacco cardiaco per la paura. Da diverso tempo, soprattutto sui social media, è partita una campagna per il no ai botti a Capodanno e la proposta, vuoi anche per i motivi già elencati, è stata subito accolta da molti Comuni. Le ordinanze di divieto hanno così cominciato a fioccare e le sanzioni per i trasgressori possono arrivare anche a 500 euro di multa. Meglio dunque non rischiare.

Tra le principali città che hanno vietato fuochi di artificio e petardi ci sono: Ancona, Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cesena, Cortina D’Ampezzo, Ferrara, Genova, Lucca, Messina, Milano, Modena, Pescara, Palermo, Reggio Calabria, Salerno, Sassari, Torino (con lo slogan ‘Gli animali valgono più di un botto‘), Tortona, Venezia, Vercelli (qui esclusa l’area del parcheggio del Carrefour e nel piazzale divertimenti, per un’ora sola, dalle 23.30 alle 00.30).

Per quanto riguarda Roma, i botti sono vietati solo nell’area del Circo Massimo, dove si terrà il concertone di fine anno e dove è vietato introdurre anche bottiglie di vetro. Per la restante parte della città, la Prefettura ha informato che “non sono state adottate ulteriori specifiche determinazioni per l’accensione dei fuochi d’artificio, il cui utilizzo è già disciplinato dalle vigenti disposizioni di legge”.

A Napoli il sindaco Luigi De Magistris ha precisato che i botti illegali sono già vietati e che pertanto non servono nuove ordinanze. “A San Silvestro a Napoli ci saranno i fuochi a Castel Sant’Elmo, e quelli autorizzati e consentiti dalla legge. Direi che basta – ha sottolineato De Magistris – Ci sarà invece un contrasto molto efficace alla vendita illegale da parte di tutti, della polizia municipale e delle forze dell’ordine”.

Botti non vietati invece a Rimini e a Reggio Emilia.

In molte città italiane, al posto dei fuochi di artificio ci saranno giochi di luce e proiezioni luminose.

Anche nei luoghi dove i botti non saranno vietati, la Federazione Italia associazioni diritti animali, che riunisce molte organizzazioni a tutela degli animali, ha lanciato un appello a festeggiare il Capodanno senza petardi né fuochi di artificio.

La sezione del sito web del quotidiano La Stampa dedicata agli animali, La Zampa.it, ha pubblicato una mappa interattiva delle città e dei comuni italiani dove sono vietati i botti di Capodanno: a questa pagina.

Valeria Bellagamba

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