Vacanze e natura. Un tour nei giardini più belli d’Italia

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Grandi Giardini Italiani, di cui fanno parte ben 122 giardini in 12 Regioni italiane, è un vero e proprio riferimento per il cosiddetto Horticultural Tourism, un settore in costante espansione grazie all’interesse culturale crescente di Italiani e stranieri verso il patrimonio pubblico e privato costituito dagli splendidi giardini all’italiana di cui il nostro Paese è ricco. Un trend ormai inarrestabile, che nel 2014 ha registrato oltre 8 milioni di visitatori solo nei giardini della rete che, da quest’anno, si amplia quest’anno con l’ingresso di alcuni nuovi giardini

  1. Oasi Zegna – Trivero, BI: nata nel 1993 come progetto di valorizzazione ambientale su un’ampia area montana nelle Alpi Biellesi (100km2), oggi è diventata un toponimo. Costruita da Ermenegildo Zegna a partire dal 1938, la Panoramica attraversa uno splendido paesaggio caratterizzato da 500.000 conifere, centinaia di rododendri di varie specie e coloriture ed ortensie blu. Si segnalano in particolare la meravigliosa Conca dei Rododendri (periodo di fioritura metà maggio-metà giugno) curata prima da Pietro Porcinai e di recente da Paolo Pejrone, e il Bosco del Sorriso, sentiero ad anello per scoprire i benefici bioenergetici delle piante sull’organismo.
  2. Il Labirinto di Franco Maria Ricci – Fontanellato, PR: grazie all’editore Franco Maria Ricci, appassionato collezionista d’arte e di bibliofilia, e alla moglie Laura Casalis, a Fontanellato (PR) ha preso vita un affascinante labirinto monumentale. Il dedalo, visitabile a partire da maggio 2015, ha una pianta a stella che ricopre 7 ettari, con migliaia di bambù di specie diverse. Ispirato alla forma classica dei labirinti romani, a quattro campi interconnessi che si sviluppano intorno a un quadrato centrale, il Labirinto Ricci introduce biforcazioni, bivi e vicoli ciechi, che nei labirinti romani non esistevano. La Fondazione Franco Maria Ricci, proprietaria del Labirinto, promuove in particolare l’attività di carattere botanico, che tratta del restauro del paesaggio attraverso la diffusione del bambù, pianta robusta, esuberante e sempreverde adatta a facili maquillages paesaggistici.
  3. Parco del Castello di Miradolo – San Secondo di Pinerolo, TO: sede della Fondazione Cosso, il Castello di Miradolo è una dimora storica ai piedi delle colline di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone e della Val Pellice. Un parco di oltre sei ettari, iniziato nel Settecento e ampliato nel corso dell’Ottocento, circonda il Castello. Ispirato al giardino informale inglese, il parco si caratterizza per una forma vagamente ovale arricchita e resa piacevole da anse di rigogliosa vegetazione che si affacciano su una grande radura centrale e che hanno sembianze paesaggistiche di gusto romantico. Da non perdere gli altissimi e meravigliosi Tassodi, il maestoso viale di Tigli che porta al grande prato centrale, le alte siepi di Bosso, l’alta Sequoia, il grande bosco di Bambù, l’antico Cedro del Libano e lo storico Ginkgo Biloba.
  4. Collezione Rossini – Briosco, MB: è un vero e proprio parco di sculture, una raccolta di opere d’arte del secondo Novecento allestita open air, tra le colline della Brianza, creata da un appassionato collezionista ed imprenditore.Il Parco espone opere realizzate da artisti come Rambelli, Minguzzi, Negri, Milani, Mirko, Pomodoro, Melotti e Turcato, Cascella, Consagra e César, Stähler, Dietman e Levolella.
  5. Giardini Vaticani e Ville Pontificie di Castel Gandolfo (Città del Vaticano): con un’estensione di circa 30 ettari sui 44 che compongono la superficie complessiva dello Stato della Città del Vaticano, l’impianto dei Giardini Vaticani risale alla seconda metà del 1200, quando papa Niccolò III Orsini (1277-1280), uomo di grande cultura e gran conoscitore di piante medicinali, fece realizzare un viridarium novum sul Colle Vaticano. Arricchiti e decorati nel corso del tempo ad opera di vari Pontefici, i Giardini Vaticani sono il più antico impianto botanico d’Italia, realizzato dal grande Simone da Genova, dove tutt’oggi continuano a convivere piante mediterranee e fiori esotici di ogni specie, qui arrivate dai vari continenti; inoltre tra i prati, le siepi di bosso e gli alberi secolari si è nel tempo sviluppato un percorso devozionale dedicato alla Vergine Maria. Oggi resi disponibili ai visitatori, i Giardini Vaticani offrono la possibilità di ammirare una miriade di fontane, reperti archeologici, casine, torri e antiche mura incastonate nel verde.

(Estratto dal testo a cura del dott. Sandro Barbagallo, Curatore del Reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani). L’elenco completo dei giardini che aderiscono al network e le schede dettagliate sono reperibili sul sito www.grandigiardini.it

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