Spettacolare e violenta eruzione dell’Etna: boati e tremori

Getty Images
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Una nuova fase eruttiva dell’Etna è iniziata ieri pomeriggio, 28 dicembre, nel tardo pomeriggio. Dai crateri a quota 2900 metri è in corso una fuoriuscita di lava con diverse esplosioni che hanno portato anche a scosse di terremoto per via del tremore dei condotti magmatici sotterranei dell’Etna.

L’attività del vulcano, spettacolare come al solito, è concentrata nella zona sommitale dell’Etna ed è stata immortalata da diversi scatti fotografici. Fortunatamente l’eruzione non ha avuto ripercussioni sul traffico aereo da e per l’aeroporto di Catania. Dal cratere si sono levate anche diverse nuvole di cenere che hanno fatto temere per la visibilità in volo per i decolli e gli atterraggi sul Fontanarossa. La cenere, che sta cadendo al suolo, sta ricoprendo completamente le città di Giarre, Riposto, la fascia siciliana.

L’eruzione ha spaventato tutti perchè è stata completamente a sorpresa ed è stata preceduta da forti boati e tremori. L’Etna non eruttava da questa estate, ma ora si è risvegliato ed è stato in modo piuttosto violento. L’eruzione non è visibile dalla Calabria e dalla Sicilia per via delle nubi che coprono la cima dell’Etna. Chi vuole osservare lo spettacolo però può utilizzare le webcam degli impianti sciistici e dal sito Ingv sezione Catania.

Come si legge sul sito dell’INGV: Nella serata del 28 dicembre 2014, è avvenuto un episodio eruttivo breve ma intenso, il primo evento tipicamente parossistico dell’Etna dopo quello del 2 dicembre 2013 al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC). Questo episodio ha prodotto fontane e colate di lava e una colonna eruttiva che è stata spinta dal vento forte verso est, portando a ricaduta di cenere e lapilli nell’area degli abitati Milo, Fornazzo, S. Alfio e Giarre.

Le cattivissime condizioni meteorologiche non hanno finora permesso di identificare chiaramente quale dei crateri sommitali dell’Etna abbia prodotto l’episodio, perché l’area sommitale era costantemente coperta da una densa copertura nuvolosa, condizione che persiste tuttora. Sono state emesse due o tre colate laviche verso est e nord-est, verso la Valle del Bove, espandendosi sul terreno pianeggiante alla base della parete occidentale della Valle. Inoltre sono stati osservati bagliori intensi anche sull’alto versante sud-sudoccidentale del vulcano, indicando che possibilmente altra lava si sia espansa su quel settore.

L’attività ha avuto un inizio piuttosto brusco verso le ore 16:50 GMT del 28 dicembre e si è rapidamente intensificata, accompagnata da un repentino aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico. Dopo le ore 18:30 GMT, l’ampiezza del tremore vulcanico ha cominciato a diminuire, e l’episodio era sostanzialmente concluso alle ore 20:00 GMT, anche se alle ore 21:44 GMT si è osservato un nuovo breve aumento dell’ampiezza del tremore, che è durato circa 1 minuto.

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