Capodanno, ecco i riti propiziatori per un favoloso 2015

capodanno usi e costumi

Abbiamo visto varie proposte su come trascorrere il Capodanno in alcune capitali europee come Londra, Praga, Barcellona e anche visto come si preparano le città italiane a festeggiare in piazza, ma, a questo punto, la curiosità nasce spontanea. In quale modo si festeggia l’arrivo del nuovo anno? È un’usanza tipica italiana quella di indossare biancheria di colore rosso oppure appartiene anche ad altre popolazioni? Ecco, allora, svelato come attendono il 1° gennaio in giro per il mondo.

Capodanno 2015, usi e costumi

In Italia, come detto prima, la notte di San Silvestro si è soliti indossare almeno un capo di biancheria intima di colore rosso e, poi, è abitudine mangiare cotechino (o zampone) e lenticchie appena subito dopo il rintocco della mezzanotte per propiziare l’arrivo di tanti soldi.

In Brasile, invece, usanza vuole che ci si vesta di giallo, il colore tipico dell’oro, del sole e della luce. Allo scoccare della mezzanotte il capofamiglia getta del vino all’indietro per allontanare la cattiva sorte dalla propria abitazione.

In Messico bisogna tenere acceso il fuoco per l’intera giornata del 31 dicembre, bruciando pietre o mestoli di legno.

In Spagna, a mezzanotte, è tradizione mangiare 12 chicchi di uva, uno per ogni rintocco di campana per salutare l’anno che va via e ingraziarsi l’arrivo di quello nuvo che si spera sia ricco di salute, fortuna e soldi.

In Giappone, invece, è di buon auspicio fare le pulizie di casa, in questo modo si manda via dall’abitazione la cattiva sorte per fare spazio a quella buona. Inoltre i festeggiamenti del Toshigami, che rappresenta la divinità del nuovo anno iniziano il 31 dicembre e terminano il 3 gennaio, giorno di Shogatsu, e durante questi giorni i giapponesi chiedono la grazia agli Dei di proteggere i loro raccolti. Vengono esposte, fuori dalle abitazioni, decorazioni fatte con rami di pino e bambù o di fili di paglia. A mezzanotte, poi, le campane dei templi buddisti rintoccano ben 108 volte, a simboleggiare i 108 peccati originali nella fede buddista.

La Russia è l’unico Stato a festeggiare due volte il capodanno, una prima volta il 31 dicembre, secondo il calendario Gregoriano, e un’altra volta il 13 gennaio, secondo il calendario Giuliano, conosciuto anche come il Capodanno Vecchio. Il 31 dicembre si fa l’albero e si festeggia in attesa di sentire i rintocchi scanditi dalla Torre Spasskaja del Cremlino, una volta scoccata la mezzanotte si spalancano le porte per fare entrare il nuovo anno in casa.

Il capodanno cinese non coincide con il nostro, infatti in Cina il capodanno segue le fasi lunari e può variare dal 21 gennaio al 19 febbraio. I festeggiamenti comunque durano 15 giorni e si concludono con la famosa e seguitissima festa delle lanterne. Durante tali festeggiamenti ci si veste di colore rosso, il colore portafortuna che secondo la leggenda cinese, insieme ai rumori, terrebbe lontano Nian, il mostro mitologico che esce una volta ogni 12 mesi dalla sua tana per divorare gli esseri umani. La festa si conclude con il corteo della maschera di Leone e con bellissimi fuochi d’artificio.

In Germania si brinda al nuovo anno con il Feuerzangenbowle, bevanda della fraternità a base di vino, chiodi di garofano, bucci d’arancia, cannelle e rum e anche mascherati e si attende l’arrivo del nuovo anno bllando e divertendosi.

In Inghilterra, infine, si attende il nuovo anno mangiando il tipico Christmas Pudding e partecipando a diversi giochi come saltare in un cerchio composto da 13 candele accese senza spegnerne alcuna o pescare della frutta secca posta sopra un liquore infiammato. A mezzanotte, poi, scatta il bacio di rito sotto il ramoscello di vischio presente in tutte le abitazioni.

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