Allarme tifone Kalmaegi nelle Filippine: voli cancellati e migliaia di persone sfollate

Getty Images
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Si chiama Kalmaegi ed è un nuovo tremendo tifone che a breve potrebbe aumentare di potenza e che si sta abbattendo violentemente sulle coste settentrionali delle Filippine. Secondo le previsioni meteo questo terribile tifone potrebbe raggiungere a breve le coste delle Filippine settentrionali, proprio le stesse zone che a novembre del 2013 erano state colpite dal tifone Haiyan. Si tratta di una nuova “Tropical Storm” creatasi nelle ultime 36 ore sopra l’acqua calda del mare di Luzon che, solitamente, ha temperature attorno ai 29 gradi.

Kalmaegi probabilmente non arriverà alla forza e alla potenza di Haiyan, ma la popolazione scossa e preoccupata, ha ancora ben presente nella memoria la furia del tifone passato. Quello del 2013 era stato infatti il fenomeno meteo più forte di tutti gli ultimi anni e aveva causato anche oltre 6400 vittime con venti che arrivavano fino ai 400 chilometri orari. Haiyan è infatti considerato il più violento ad essersi abbattuto sul pianeta nel 2013 e sicuramente uno dei più potenti ad aver toccato le Filippine. Haiyan apparteneva alla categoria 5 e si estendeva su un fronte di ben 600 chilometri.

Secondo la scala Saffir-Simpson che misura l’intensità degli urgani e dei tifoni, Kalmaegi è attualmente al livello uno, ma potrebbe nettamente peggiorare nlle prossime ore arrivando così alla seconda categoria. Probabilmente non andrà più su, a livello di intensità, ma comunque i venti rimarranno intorno ai 180 o 200 chilometri orari e le precipitazioni saranno torrenziali. Se il tifone non fosse passato proprio sopra il tratto di mare antistante l’isola di Luzon avrebbe potuto diventare ancora più potente finendo col minacciare le coste della Cina meridionale. Migliaia di persone sono così state fatte evacuare e quasi tutti i voli sono stati cancellati.

Nella nottata di oggi comunque il tifone si sposterà in ogni caso verso il mar Cinese Meridionale con un rinforzo dei venti che potrebbe sollevare un moto ondoso pericoloso con onde di “mare vivo” che potrebbero raggiungere ane i 4/5 metri di altezza.

 

 

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