Yucatán: ecco la barriera marina artificiale più lunga del mondo

La barriera marittima artificiale

La barriera marina artificiale più lunga del mondo è in arrivo e verrà chiamata: “serpente guardiano”.

Si tratta di un bel “serpentone” lungo due chilometri e posizionato nel Mar dei Caraibi messicano per proteggere la più vasta barriera corallina dell’emisfero settentrionale, a sud di Cancún, nella penisola dello Yucatan.

Dall’alto Kan Kanán, questo il suo nome originale, sembra davvero un lungo e sinuoso serpente di mare.

L’opera monumentale però non è lì solo per bellezza, ma dovrà proteggere le 13450 specie marine che popolano la seconda barriera artificiale più lunga del mondo, un compito sicuramente molto impegnativo.

Il progetto che tutelerà questo delicato sistema marittimo è frutto di una collaborazione che ha visto partecipi ingegneri, biologi marini, architetti, al fine di preservare il fragile ecosistema marino.

Questa struttura, come accennato, è molto particolare, verrà costituita infatti da una serie di mille strutture piramidali cave del peso di dieci tonnellate ciascuna.

La barriera marina artificiale non funzionerà solo da strenuo difensore del mare, ma tenterà anche di rinnovare l’ambiente, permettendo alla vita che lo popola di attaccarsi e svilupparsi.

Per il momento la barriera marina artificiale si trova a Puerto Morelos, nello stato di Quintana Roo. Il suo successivo posizionamento sul fondale marittimo sarà un’operazione veramente delicata effettuata con gru molto potenti e operatori subacquei specializzati a presidiare la zona.

Le acque dello Yucatan sono un vero spettacolo: la temperatura compresa tra i 23° e i 26° gradi, insieme alla profondità che non supera i 18 metri, permettono lunghe e affascinanti escursioni e di apprezzare pienamente la barriera corallina ora purtroppo minacciata da agenti naturali, ma soprattutto, come al solito, dall’opera dell’uomo.

L’incredibile  sviluppo turistico, a lungo andare, potrebbe portare all’estinzione del patrimonio faunistico marino, ed è per questo che è stato ideato il serpentone marino che, speriamo, aiuterà la natura nel suo sforzo di sopravvivenza a dispetto dell’uomo.

 

Fonte foto: web

 

 

 

 

 

 

 

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