La Spagna torna indietro nel tempo. Madrid vuole il nuovo fuso orario

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La penisola iberica si dice pronta a dire addio al fuso orario imposto dal dittatore Francisco Franco, per tornare all’ora di Londra/Roma – La «Commissione parlamentare per la razionalizzazione dell’orario e la conciliazione della vita personale, familiare e lavorativa» spagnola ha approvato ieri, tra gli altri documenti, una proposta che ha l’aspetto di un vero e proprio sconvolgimento sociale: spostare le lancette e tornare all’orario vigente fino al 1942.

Naturalmente, per sua collocazione geografica, però, la penisola iberica dovrebbe avere la stessa ora di Londra, che è poi quella dell’Europa Occidentale.

E’ stato il dittatore Francisco Franco, nel 1942, per compiacere Adolf Hitler, ad imporre alla Spagna il fuso centro europeo.

“La strana organizzazione dell’orario spagnolo, che non ha paragoni con alcun altro Paese, non ha origini geografiche, climatologiche, è frutto di una curiosa circostanza storica – si legge nel report della Commissione, che ha lavorato per ben nove mesi – E a questa anomalia si unisce un’organizzazione del lavoro, singolare pure questa, che è unica rispetto al resto dell’Europa e dell’Occidente. Cominciando tardi la mattina, alle 9, allargando la mattina fino alle 14, con una lunga pausa per pranzare, la giornata lavorativa finisce tardi e limita la disponibilità di tempo libero”.

Una proposta che viene avanzata, dunque, per migliorare la qualità della vita del popolo spagnolo. Ma pare anche che tornare al fuso di Greenwich avrebbe un effetto benefico in termini di salute, poichè anche i pasti coinciderebbero con l’orologio biologico (la merenda alle 19, in effetti, per noi italiani non è molto gestibile), orologio che viene determinato in base all’alternarsi di luce e oscurità.

Infine, si dormirebbe di più. Pare che in Spagna si dorma un’ora in meno del tempo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità. E chi pensava che fosse colpa della movida, adesso dovrà ricredersi.

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