Il mondo nello schermo: ‘The Millionaire’ e Mumbai

Un ragazzo cresciuto nelle baraccopoli di Mumbai, un pezzente, si ritrova a rispondere all’ultima domanda del gioco a premi ‘Chi vuol essere Milionario’. Com’è possibile che lui, privo di istruzione, orfano, sia stato in grado di rispondere a tutte le domande?

Se lo chiede anche la polizia, che sospettandolo complice di una truffa, tortura Jamal per tutta la notte antecedente alla messa in onda dell’ultima puntata dello show, in cui il ragazzo si troverà di fronte alla possibilità di vincere 20 milioni di rupie.

Non ottenendo una confessione, le forze dell’ordine sono costrette ad ascoltare il ragazzo, che ripercorre le tappe della sua vita da quando era un bambino di strada: ogni risposta data corrisponde ad una fase della tragica vita di Jamal.

E’ così che veniamo catapultati nelle caotiche, sporchissime e colorate baraccopoli indiane, così che partiamo con Jamal e suo fratello attraversando l’India in treno, è così che arriviamo al Taj Mahal, imponente mausoleo fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan in memoria della moglie preferita Arjumand Banu Begum, ed è da qui che partiamo alla ricerca di Latika, bambina di strada mai dimenticata da Jamal, che diventerà una bellissima donna dal tragico destino, per poi arrivare nel centro di Mumbai dove i grattacieli sovrastano gli slum.

Questo film, diretto da Danny Boyle (quello di Trainspotting per intenderci) ha ottenuto ben 10 candidature agli Oscar 2009, aggiudicandosi 8 statuette.

Con la sua storia drammatica in cui non manca l‘happy end che tanto piace a Hollywood, questa pellicola offre uno spaccato toccante della realtà periferica di Mumbai, dove povertà, sfruttamento minorile, violenza religiosa e delinquenza sono all’ordine del giorno.

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