Bologna: i 7 segreti nascosti nella città

Alla scoperta dei 7 segreti di Bologna/Roma – La città di Bologna è bellissima, fulcro universitario e ricca di storia è sicuramente una delle mete italiane di maggior rilievo. Ad aggiungersi alla cultura e alle bellezze architettoniche che si incontrano ad ogni angolo, c’è una leggenda (reale) che parla di ben 7 segreti che si scoprono solo se si visita accuratamente la città! Se volete scoprirli da soli, non andate avanti nella lettura. Se invece volete un “aiutino” noi ve li elenchiamo, senza però dirvi precisamente dove si trovano!

  1. Il Voltone di Podestà: la leggenda vuola che questa particolare volta sia stata costruita tenendo bene conto dell’acustica. Si dice infatti che la volta riesca a trasmettere i suoni da una parte all’altra del porticato così, in epoca medioevale, anche i lebbrosi potevano confessarsi senza avvicinarsi troppo al prete.
  2. Il dito della statua di Nettuno: che sia stato un effetto ottico voluto o meno, non lo sappiamo, però, Giambologna costruì questa statua di Nettuno secondo gli ordini di un cardinale dell’epoca e fece la “riduzione” di Nettuno. Però, se vi posizionate su un quadrato bianco ben segnalato sul pavimento e ammirate la statua da quella prospettiva vi sembrerà che Nettuno abbia un fallo, tutt’altro che ridotto, e in erezione.
  3. Il vaso rotto: se salite fino in cima alla Torre degli Asinelli troverete un vaso rotto. Nessun errore, per la città di Bologna quello è il simbolo della capacità cittadina di saper risolvere i problemi e i conflitti politici.
  4. L’inno alla cannabis: se passeggiate in Via Indipendenza e lo fate con il naso all’insù troverete una scritta alquanto particolare sotto una volta che dice: “panis vita, canabis protectio, vinume laetitia” che, tradotto, sarebbe “il pane è vita, la cannabis è protezione, il vino è letizia”!
  5. Bologna come Venezia: Bologna, per chi non lo sapesse, è dotata di una serie di canali per permettere la navigazione mercantile o l’alimentazione dei mulini. Però, se vi mettete ad ammirare uno di questi canali dalla finestrella di Via Piella vedrete uno scorcio tale e quale a uno di quelli che potreste tranquillamente trovare a Venezia!
  6. Le tre frecce: sotto un porticato di Strada Maggiore troverete tre frecce conficcate nel soffitto. Leggenda vuole che tre briganti erano pronti a scagliare quelle tre frecce per uccidere un Signore, ma, distratti da una fanciulla che si affacciò nuda alla finestra, sbagliarono mira e da allora quelle frecce sono rimaste conficcate nel porticato
  7. Panum Resis: visto che Bologna è una città universitaria e, da sempre, dedita allo studio e alla cultura, se visitate l’Università troverete una scritta su un tavolo che dice appunto “Panum Resis” indicando così la conoscenza come fonte di ogni decisione.
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