Guida Pechino: tutto ciò che volete sapere per visitare la città

 

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Guida completa per un viaggio a PEchino\ Roma – Culla dell’Impero cinese e di numerose dinastie, l’attuale capitale della Cina riesce a coniugare tutto il fascino della tradizione orientale con la più avveniristica modernità, in un connubio di passato e futuro unico al mondo. Pechino è una città enorme, basti pensare che l’intera area metropolitana è grande quanto la metà del Belgio, tanto da essersi guadagnata lo status di provincia della Repubblica Popolare Cinese catalizzando l’interesse politico, scientifico e culturale dell’intera nazione.

Con l’avvento del nuovo millennio e i Giochi Olimpici del 2008 ha avuto inizio una trasformazione radicale della città, un’apertura al mondo intero in grado di fare da traino all’economia e alla cultura di tutta la Cina. Una rivoluzione lampo e senza pari, che ha fatto risvegliare l’interesse di frotte di turisti occidentali incuriositi da questo fenomeno che si fonde all’antica storia di questo paese.

Il momento migliore per visitarla è l’autunno, periodo in cui il clima è ideale – i cinesi lo chiamano tiangao qishuang ovvero “il cielo è alto e l’aria è fresca” – e i turisti scarseggiano. La primavera è ventilata e polverosa, mentre l’estate è talmente tanto affollata di turisti da risultare caotica e poco vivibile. L’inverno è gelido, ma a chi resiste alle temperature rigide saprà regalare eventi folcloristici unici come il Capodanno Cinese ed il successivo Festival delle Lanterne, in cui di notte migliaia di locali affollano le strade della città con lanterne dai colori sgargianti.

 

COSA VEDERE

LA CITTÀ SOTTERRANEA. Gli anni ’60 stavano finendo, quando un grande numero di cittadini impauriti dalla possibile invasione sovietica hanno trovato rifugio nelle viscere della città, creando una vera e propria città ombra perfettamente speculare a quella in superficie, ricca di ristoranti, negozi, alberghi e magazzini.

Ci sono voluti dieci anni e duemila persone per la creazione di questa meraviglia interrata, ed è possibile raggiungerla attraverso i novanta ingressi nascosti in diversi negozi lungo le principali strade di Quianmen.

Al vostro arrivo sarete dotati di cartine fosforescenti, ma per girarla in maniera completa e scoprire tutti i tesori architettonici qui nascosti è consigliabile prenotare una visita guidata.

 

MUSEI. Il Mausoleo del Presidente Mao è di sicuro uno dei luoghi più visitati di tutta la Cina, costruito nel 1977, è meta di pellegrinaggi mondiali e uno dei palazzi più fotografati di tutta la città. Qui è possibile rendere omaggio ai resti mortali imbalsamati di Mao Tze-Tung, esposto in una teca di cristallo nella sala centrale dell’edificio. Una piccola curiosità: aguzzate bene la vista, perchè a causa dei consueti interventi per la conservazione, a volte una perfetta riproduzione in cera sostituisce l’originale.

Il Museo di Lu Xun si trova ad est della dimora di Lu Xun, ed è stato inaugurato nel 1956 per conservare tutti i preziosi scritti, libri, dipinti e fotografie di questo famosissimo scrittore cinese. Un luogo di culto per tutti gli ammiratori.

Se siete in cerca d’arte contemporanea, non potete assolutamente perdervi un giro alla Wang Fung Art Gallery: uno splendido edificio con giardino annesso al palazzo imperiale in cui un tempo venivano conservati i registri imperiali e il Libro di Giada (quello contenente l’albero genealogico della famiglia imperiale per intenderci). Oggi si erge a simbolo della trasformazione culturale e artistica che la Cina sta vivendo, mescolando sapientemente le forme artistiche tradizionali con le nuove espressioni dell’attuale estetica orientale.

Se avete la possibilità di allontanarvi dal centro, non potete perdervi l’Antico Osservatorio di Pechino. Eretto nel 1442 dall’Imperatore Kublai Khan e mantenuto in vita dai Gesuiti, è uno degli osservatori astronomici più antichi del mondo e sul suo tetto sono conservati alcuni esemplari dei primi strumenti inventati dall’uomo per studiare il firmamento. Imperdibile anche il cortile riccamente rifinito con decori d’epoca.

 

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MONUMENTI. La Città Proibita è il suggestivo nome con cui è conosciuto in tutto il mondo il monumentale complesso di palazzi imperiali appartenenti alle dinastie Ming e Quing, così soprannominato perché interdetto a chiunque non facesse parte della corte. Le costruzioni sono ben 800 e ricoprono una superficie di circa 720 mila chilometri quadrati. La bellezza degli edifici, i tetti dorati con statue a gruppi di nove – numero dell’imperatore – e l’importanza delle collezioni di antiche strutture in legno qui conservate, le hanno fatto guadagnare il titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.

E’ impensabile visitare Pechino senza fare un giro di Piazza Tian’anmen, che con i suoi 440 mila metri quadri detiene il primato di piazza più grande del mondo. Costruita nel 141 è considerata il fulcro vitale della Repubblica Popolare Cinese e della sua cultura, non a caso è proprio qui che nel 1949 Mao Tse-Tung proclamò l’inizio della Repubblica. Tian’anmen significa “Porta della pace celeste”, la quale è posta nella parte settentrionale della piazza.

Per ammirare l’oasi estiva che garantiva agli imperatori un fresco rifugio dall’arsura dei mesi più caldi, basta recarsi al Palazzo d’Estate, un agglomerato di giardini, laghi, palazzi e padiglioni. Situato in un enorme parco occupato in buona parte dal Lago di Kuming, affollatissimo d’estate, l’edificio principale è il Palazzo della Benevolenza e della Longevità, mentre il Lungo Corridoio è una piacevole passeggiata di 700 metri in cui potrete contemplare affreschi mitologici realizzati per la maggior parte nel corso della Rivoluzione Culturale.

Situato nella parte meridionale di Pechino, il Tempio del Paradiso è la massima espressione della religione taoista a livello architettonico, nonché il tempio più grande della città, entrato nel 1998 a pieno diritto nel novero dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. L’intero complesso risponde a precisi dettami filosofici, dalla Sala della preghiera per un buon raccolto in cui l’imperatore pregava perché al suo popolo non mancasse mai cibo, alla Montagna Terrestre di marmo, alta tre piani, davanti alla quale invocava un clima mite e propizio.

 

PECHINO DI NOTTE

Se di giorno la sua bellezza esotica è in grado di rapirvi, di notte la città continua a brulicare di turisti e cinesi alla ricerca di divertimenti.

Per immergervi nella cultura tradizionale l’Opera di Pechino offre un mix eccentrico di pantomima ed arte drammatica, farcita di canti popolari, danza e musica. Certo, le rappresentazioni possono durare fino a 5 ore e per i più possono risultare incomprensibili vista la barriera linguistica, ma la difficoltà delle performance e il fasto delle scene e dei costumi hanno reso questo genere di rappresentazioni famose in tutto il mondo.

Per chi invece preferisse qualcosa di meno impegnativo, Pechino offre una moltitudine di locali notturni di tendenza. Tra le zone più frequentate dai turisti citiamo quella di Sanlitun/Chaoyang, mentre per i più giovani le mete predilette sono il Lago Houhai e Yandai Xiejje nei pressi del ponte di Silver Ingot.

Uno dei locali più frequentati dagli stranieri è il Courtyard, dove tra musica jazz e piatti fusion è possibile ammirare lo splendido panorama della Città Proibita dalla sala al secondo piano.

 

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COSA MANGIARE

La cucina cinese è celebre in tutto il mondo, eccezionalmente ricca di pietanze preparate con un numero ridotto di ingredienti. I più schizzinosi tendono a sottovalutarla, forse perché un vecchio adagio popolare recita che “tutto quello che cammina, nuoto striscia o vola con la schiena al cielo è commestibile”, ma visitando Pechino dovranno ricredersi…

Al Be There or Be Square è possibile trovare piatti tipici cantonesi come il cha siu (maiale alla brace) e le cha siu bao (focacce dolci con maiale), o i famosi noodle e gli immancabili involtini primavera. L’ambiente è raffinato ed i costi sono contenuti, per assaggiare il meglio della Cina a un prezzo ragionevole.

Se volete assaggiare la celebre anatra in qualsiasi salsa possiate immaginare, il Beijing Dadong Roast Duck Restaurant è il posto che fa per voi. Tra i piatti più richiesti c’è la croccante carne d’anatra senza grassi condita con salsa di prugne, scalogno e crepes dolci. E per sentirvi imperatori per un istante non potete perdervi un’antica prelibatezza: la pelle d’anatra allo zucchero.

 

DOVE DORMIRE

Con l’esponenziale crescita economica e il continuo traffico internazionale, Pechino diviene sempre più accogliente ed al passo coi tempi. Qui, non è essenziale dormire in pieno centro visto che le attrazioni di maggior interesse si trovano per lo più nei dintorni. Essendo una città immensa è impossibile girarla tutta in poco tempo, quindi è meglio scegliere prima della partenza una sistemazione nella zona che vi interessa di più.

Al Beijing Hyde Hotel, ad appena 300 metri dalla stazione della metro di Qianmen, sarete ad appena 10 minuti da Piazza Tian’nmen e dalla Città Proibita, soggiornando in camere tradizionali in stile cinese dotate di wi-fi gratuito.

Se il lusso è la vostra vocazione il Gran Millennium immerso nel quartiere degli affari fa al caso vostro, con quattro ristoranti di cucina internazionale e locale, un centro benessere con piscina interna ed eleganti camere arredate in stile moderno con connessione gratis.

 

COME ARRIVARE E COME MUOVERSI

L’aeroporto principale di Pechino è il Beijing Capital International Airport, a circa 20 chilometri dalla città, dove affluisce la maggioranza dei voli nazionali ed esteri. Per le Olimpiadi del 2008 sono stati potenziati tutti i trasporti della città, aeroporto compreso. Infatti il terzo terminal è stato costruito proprio per l’occasione.

I turisti che giungono qui hanno a disposizione una rete di infrastrutture degne delle più grandi metropoli europee. La metro è stata ammodernata ed ampliata, attualmente si estende per 140 chilometri ma per il 2020 dovrebbe soffiare il primato del trasporto su rotaia a Londra, con in previsione 561 chilometri di percorsi per 19 linee. Visto il traffico cittadino ormai insostenibile, il governo ha infatti varato un provvedimento per ridurre l’inquinamento e gli ingorghi.

Le linee della metro per ora sono quattro, è in costruzione anche il collegamento diretto con l’aeroporto internazionale, ed oltre ad essere celebre per la sua velocità ed efficienza ha un sistema di sicurezza a lettori ottici degno di un film di fantascienza.

I bus sono invece affollatissimi ed in perenne ritardo a causa del traffico, che rende difficoltoso girare anche con il mezzo di trasporto icona del popolo cinese, la bici.

 

Silvia Fanasca

 

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